Stamane molte persone a Strasburgo hanno manifestato per denunciare che il Ceta consentira' alle multinazionali il potere di
citare in giudizio i governi e minacciare le norme che proteggono
l'ambiente, la salute pubblica e i diritti sociali. E anche per smentire
ciò che si va raccontando a proposito di presunte effetti miracolistici
sul mercato del lavoro. Un centinaio di attivisti hanno protestato
fuori dall'edificio. Tra i manifestanti anche vari membri di Greenpeace
che hanno formato catene umane nella zona di accesso dell’edificio
principale, mentre altri contestatori hanno provato a bloccare l’entrata
delle auto dei parlamentari.
Attivisti di Greenpeace hanno simbolicamente mantenuto a galla una
statua raffigurante la Giustizia, evitandone l'affondamento nelle acque
che circondano il Parlamento Europeo a Strasburgo, per denunciare la
pericolosita' del Ceta e hanno aperto striscioni con la scritta
"Affondate il Ceta, non la Giustizia", conclude Greenpeace.
Il voto arriva accompagnato non solo dalla manifestazione ma anche da una articolata campagna sul web nei confronti dei sostenitori del sì, voluta da sindacati e movimenti europei per dire no ad un accordo partito in sordina, fratello povero del più famoso Ttip imbastito e già naufragato con gli Usa.
Il Belgio, inoltre, sta valutando di chiedere alla Corte di giustizia europea di pronunciarsi sulla legittimita' di un controverso sistema di tutela degli investimenti- conosciuto come Investment Court System (Ics)- che grazie al Ceta permetterebbe alle multinazionali di citare in giudizio i singoli Stati, ma non consentirebbe il contrario. Se l'Ics non dovesse passare l'esame di legittimita' della Corte di giustizia europea, l'applicazione del Ceta si bloccherebbe.
«I messaggi di risposta ricevuti in questi giorni sembrano un copia e incolla di slogan propagandistici – dichiara Monica Di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia – Un tentativo maldestro di rassicurare migliaia di cittadini preoccupati, spesso ben più informati degli stessi loro rappresentanti».
Eleonora Forenza, del Gue-Ngl al Parlamento di Strasburgo, dichiara: "Sarebbe una battuta se non fosse una tragedia dire che il Ceta è la risposta progressista al populismo delle destre e al protezionismo di Trump. Voi proteggete il diritto al profitto, le multinazionali, prima delle persone. Noi vogliamo proteggere il lavoro, l'ambiente, la democrazia. Voi dite: "il Ceta creerà posti di lavoro", peccato che tutti gli studi abbiano dimostrato il contrario, e che saranno persi 230mila posti di lavoro, di cui 200mila solo in Europa. Trudeau l'ambientalista? Trudeau è colui che ha plaudito alla costruzione di un oleodotto in Usa e che si accinge a stringere accordi contrari alle direttive comunitarie. I socialisti avevano annunciato la fine della grande coalizione invece oggi possiamo vedere che la grande coalizione continua. Noi restiamo in coalizione coi cittadini e le cittadine".
Il voto arriva accompagnato non solo dalla manifestazione ma anche da una articolata campagna sul web nei confronti dei sostenitori del sì, voluta da sindacati e movimenti europei per dire no ad un accordo partito in sordina, fratello povero del più famoso Ttip imbastito e già naufragato con gli Usa.
Il Belgio, inoltre, sta valutando di chiedere alla Corte di giustizia europea di pronunciarsi sulla legittimita' di un controverso sistema di tutela degli investimenti- conosciuto come Investment Court System (Ics)- che grazie al Ceta permetterebbe alle multinazionali di citare in giudizio i singoli Stati, ma non consentirebbe il contrario. Se l'Ics non dovesse passare l'esame di legittimita' della Corte di giustizia europea, l'applicazione del Ceta si bloccherebbe.
«I messaggi di risposta ricevuti in questi giorni sembrano un copia e incolla di slogan propagandistici – dichiara Monica Di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia – Un tentativo maldestro di rassicurare migliaia di cittadini preoccupati, spesso ben più informati degli stessi loro rappresentanti».
Eleonora Forenza, del Gue-Ngl al Parlamento di Strasburgo, dichiara: "Sarebbe una battuta se non fosse una tragedia dire che il Ceta è la risposta progressista al populismo delle destre e al protezionismo di Trump. Voi proteggete il diritto al profitto, le multinazionali, prima delle persone. Noi vogliamo proteggere il lavoro, l'ambiente, la democrazia. Voi dite: "il Ceta creerà posti di lavoro", peccato che tutti gli studi abbiano dimostrato il contrario, e che saranno persi 230mila posti di lavoro, di cui 200mila solo in Europa. Trudeau l'ambientalista? Trudeau è colui che ha plaudito alla costruzione di un oleodotto in Usa e che si accinge a stringere accordi contrari alle direttive comunitarie. I socialisti avevano annunciato la fine della grande coalizione invece oggi possiamo vedere che la grande coalizione continua. Noi restiamo in coalizione coi cittadini e le cittadine".
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