giovedì 16 febbraio 2017

Roundup, il glifosato che ci entra in corpo

This picture taken on June 15, 2015 shows a bottle of Monsanto's 'Roundup' pesticide in a gardening store in Lille. French Ecology Minister Segolene Royal announced on June 14, 2015 a ban on the sale of American biotechnology giant Monsanto's popular weedkiller from garden centres, which the UN has warned may be carcinogenic. The active ingredient in Roundup, glyphosate, was in March classified as "probably carcinogenic to humans" by the UN's International Agency for Research on Cancer (IARC). AFP PHOTO / PHILIPPE HUGUEN
 
Ancora oggetto di discussioni scientifiche, in pratica una questione non risolta, è la compromissione della funzionalità del fegato di coloro che si alimentano con cibi che, anche bassi dosaggi, contengono sostanze erbicide a base di Glifosato, cioè di Roundup. La prestigiosa rivista Nature pubblica uno studio scientifico ¹, condotto su ratti, che fa molta chiarezza sul Glifosato (Roundup) che provoca un aumento di incidenza di patologie del fegato e del rene in particolare. E’ uno studio molto importante, condotto per molto tempo, che sta provocando nella comunità scientifica grandi discussioni sull’uso dell’erbicida, del diserbante Roundup sulla salute umana.

Questi scienziati (King College, Londra) hanno dimostrato che, sperimentalmente nei ratti, a un dosaggio bassissimo, il Roundup provocava una steatosi epatica: cioè un fegato grasso su base non-alcolica (NAFLD). Questa situazione non solo può portare alla cirrosi epatica, ma può indurre anche altre patologie tra cui quelle cardiovascolari, come infarti e ictus. Questo è il primo studio che dimostra, in maniera inequivocabile, il collegamento tra Roundup e gravi malattie.
Nel 2005 avevo scritto che “L'epatocita, la cellula epatica, è tutto per il fegato, è la sua struttura più elementare, ma è anche la sua essenza che capta il sangue arterioso e quello venoso. Senza gli epatociti, piccoli e sofisticatissimi laboratori, al tempo stesso, quella unica e fondamentale struttura ghiandolare del nostro organismo, il fegato, sarebbe poca cosa. Insieme «di laboratori» per un peso di 1500 grammi, il fegato gioca un ruolo centrale nei processi metabolici dell'organismo, detossica e produce bile.
Soluzione acquosa prodotta dall'epatocita, la bile, che permette anche l'assorbimento intestinale dei grassi alimentari e delle vitamine liposolubili (A, D, E, K), svolge anche un importante ruolo nella eliminazione del colesterolo, di sostanze tossiche e di farmaci. La ormai antica notizia è che la soya roundup ready, una soya geneticamente modificata, secondo uno studio (pubblicato molti anni fa) sperimentale, condotto dall'istituto di Istologia dell'Università di Urbino e del Dipartimento di Biologia animale dell'università di Pavia, provoca gravi alterazioni delle cellule del fegato, del pancreas e dei testicoli di piccoli animali alimentati con soya roundup ready².
Ricordo che la Francia ha già fortemente limitato l’ utilizzo del Roundup, cioè del Glifosato che è prodotto dalla Monsanto, la stessa azienda che aveva prodotto l’erbicida tristemente famoso chiamato Agent Orange. La Monsanto Company produsse l’Agent Orange, uno dei molti erbicidi utilizzati, dai soldati degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam, come sostanza defoliante e definita “Orange” perché sui contenitori dove c’erano le due sostanze erbicide (2,4-D acido diclorofenossiacetico e 2,4,5-T o 2,4,5, triclorofenossiacetico) era dipinta una larga striscia arancione.
L’Agent Orange ancora oggi non smette di colpire sia gli abitanti che risiedono in Vietnam, sia tra i militari americani reduci dalla guerra, i veterani, che spesso presentano tumore della prostata. E importanti sono le ricerche della National Academy of Sciences che ha effettuato studi e ricerche che hanno permesso di dimostrare l'associazione positiva tra cancro della prostata ed esposizione agli erbicidi utilizzati nella guerra del Vietnam.³ Mi limito semplicemente a dire (per il momento) che molte altre patologie sono connesse all’uso di erbicidi, che sono stati utilizzati anche nella guerra in Vietnam, come a esempio il diabete mellito di tipo 2, l’amiloidosi, la cardiopatia ischemica, la malattia di Parkinson, la neuropatia periferica a esordio precoce, la malattia acneiforme simile o cloracne, tumori quali la malattia di Hodking, il linfoma non-Hodking, il mieloma multiplo, tumori delle ghiandole linfatiche, della laringe delle vie respiratorie (polmone compreso) dei tessuti molli, e altro 4 .
Volete seguire questo “stile di morte”, o iniziare finalmente a seguire uno stile vita, partendo dall’alimentazione, veramente corretto, con tutto quello che comporta? La scelta riguarda tutti, così come la questione salute; è giunto il momento di parlarne e discutere, pubblicamente, sia con tutte le figure professionali del settore che si occupano di ciò che con tutti i cittadini. Non è più il momento di aspettare o tergiversare.
Prof. Roberto Suozzi
Medico e Farmacologo Clinico
Suozziroberto.altervista.org
 
  1. Multiomics reveal non-alcoholic fatty liver disease in rats following chronic exposure to an ultra-low dose of Roundup herbicide (09 gennaio 2017)
  2. La soya made in Monsanto che spappola il fegato ROBERTO SUOZZI (Il Manifesto 3 Luglio 2005)
  3. VA Public Health Home – US Department of Veterans Affairs www.publichealth.va.gov/
  4. 4) Agent Orange and Cancer – American Cancer Society https://www.cancer.org/cancer/cancer…/agentoran… 13 mag 2016 –

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