contropiano
1980 – 2017 Vale rio Vive, un'idea non muore!
Il 22 febbraio del 1980 un commando di neofascisti assassinava a
colpi di pistola Valerio Verbano in casa sua. Giovane militante autonomo
di soli 18 anni, studente del liceo Archimede, è stato assassinato
davanti agli occhi dei genitori per la sua militanza antifascista e
rivoluzionaria. In particolare, Valerio indagava sui rapporti tra
apparati dello Stato e destra eversiva.
A distanza di 37 anni da quell'omicidio rimasto senza colpevoli,
daremo corpo ancora una volta, attraversando le strade di quelli che
furono anche i sui quartieri, Tufello e Montesacro, ad una memoria e un
ricordo che non sono liturgia o reducismo, ma storia viva dei movimenti
della città di Roma. Una storia che si è
fatta arma da scagliare contro chi ci dice che il fascismo è
archiviato, contro chi ci invita alla riconciliazione o ci parla di
opposti estremismi.
Oggi, quegli stessi quartieri vogliono raccontare ancora la figura
di Valerio Verbano, la sua vita e le sue lotte, una storia
orgogliosamente partigiana, che vive ogni giorno negli spazi liberati,
nelle battaglie degli studenti e delle studentesse, nelle vertenze per
la casa e contro gli sfratti. Così come nelle piazze delle donne che in
Italia e in tutto il mondo si ribellano contro il patriarcato e la
violenza maschile, urlando da un capo all'altro del globo "non una di
meno". Una storia che pulsa in ogni battaglia contro lo sfruttamento per
la dignità umana.
Mentre continuiamo a vivere nella più lunga crisi economica e
sociale dal dopoguerra, mentre le guerre bussano alla porta di un’Europa
sempre più blindata, alimentando a dismisura vecchie e nuove povertà,
leader politici e imprenditori della paura e dell'orrore in giacca e
cravatta (o felpa, poco importa) nei salotti mediatici soffiano sul
fuoco della “guerra tra poveri” e dello “scontro di civiltà”,
utilizzando politiche criminali e di austerità e come braccio armato nei
nostri quartieri le organizzazioni neofasciste.
Contro tutto questo mettiamo in campo ogni giorno pratiche culturali,
di mutualismo e di solidarietà, ed anche la legittimità di un’azione
resistente che, a partire dai nostri quartieri, dai lotti delle case
popolari e dalle periferie, non lasci un solo centimetro di terreno a
chi ci vuole indifferenti, nemici, gli uni contro gli altri.
Anche quest'anno sfileremo nelle nostre strade per ricordare Valerio
e sua mamma Carla, con cui abbiamo condiviso tanta strada insieme, e
dare vita ancora una volta a una giornata di lotta.
Mercoledì 22 febbraio
ore 16.00 via Monte Bianco 'Un fiore per Valerio'
ore 17.00 CORTEO
Contro ogni sessismo, razzismo e fascismo: solidarietà, resistenza e liberazione!
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
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lunedì 20 febbraio 2017
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