PROPAGANDA – Attacco di Fdi al legale dell’attivista Jabarin.
SABRINA PROVENZANI – ilfattoquotidiano.it
Quel che è certo è che
ogni volta che in Italia a Shawan Jabarin, direttore della ong per i
diritti palestinesi “Al-Haq”, è data voce, si attivano propaganda e
disinformazione contro di lui.
Già nel 2021, all’indomani della sua
partecipazione a un’audizione alla Camera, l’ambasciata israeliana aveva
accusato Montecitorio di ospitare “un terrorista”, e quotidiani come
il Corriere della Sera, Libero e il Tempo avevano
amplificato le accuse completamente false.
Jabarin, mai coinvolto in
attività terroristiche, è membro del Comitato Consultivo di Human Rights
Watch per il medio-oriente e, dal 2012, membro della Commissione
internazionale di Giuristi a Ginevra, e per la sua attività la Ong è
stata pluripremiata.
A giugno la Procura di Milano – come raccontato
dal Fatto – ha rinviato a giudizio il direttore del Corriere della Sera per
diffamazione.
Fontana, in cambio della remissione di querela, ha
riconosciuto un risarcimento di 15mila euro a Jabarin (la rettifica si
apre presentando l’attivista come “una delle vittime più illustri della
propaganda israeliana”).
Ieri Jabarin doveva parlare di questo e della crisi umanitaria a Gaza e Territori occupati in un convegno alla Camera, organizzato da Amnesty International, Aoi e Arci in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele. Titolo: “Palestina, tra disinformazione e propaganda” con la partecipazione del suo avvocato Nicola Quatrano, i deputati Laura Boldrini (Pd), Stefania Ascari (M5s) e Franco Mari (Avs). Ma alla vigilia esponenti di Fratelli d’Italia – alcuni gli stessi al centro dell’inchiesta di Fanpage perché inneggiavano al Duce e insultavano gli ebrei – hanno accusato Quatrano di antisemitismo “ripescando” per l’occasione un vecchio tweet, infelice, sulla mancata empatia della senatrice a vita Liliana Segre. Segue la presa di distanza nei confronti dell’avvocato di Jabarin dell’onorevole Boldrini, che annuncia che “la sua presenza come incompatibile con Quatrano”. Quatrano decide di non partecipare all’incontro, contro qualsiasi forma di strumentalizzazione politica. La stessa peraltro che aveva già visto vittima in passato il suo assistito. Decide di non partecipare anche Jabarin. Lunedì, a sorpresa, gli organizzatori dell’evento, Amnesty e Aoi, decidono di annullare l’incontro previsto ieri, per la mancanza “delle condizioni minime necessarie per tutelare Jabarin e garantire la centralità sulla strage in corso a Gaza”. E aggiungono: “Richiamiamo la stampa e la politica ad affrontare questioni fondamentali per la nostra democrazia fuori da polemiche strumentali. Riproporremo in altra sede l’evento”. Con buona pace del Parlamento.
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