giovedì 11 luglio 2024

Cartolina dall’inferno

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Nell’alto medioevo si affermò nei Balcani l’eresia bogomila che sopravvisse nei secoli e si ripresentò nell’Europa occidentale nei Catari o Albigesi che ebbero una qualche breve fortuna anche in Italia, prima che una crociata appositamente organizzata li distruggesse. La cosa interessante di questa dottrina fondata su una struttura manichea è che il mondo in cui viviamo è una creazione del demonio e dunque è l’inferno dal quale si può sfuggire solo rifugiandosi nella spiritualità. Ora mi chiedo come si possa dare torto a una visione del genere se si segue il vertice Nato a Washington dove una casta di spregevoli burattini si assiepa per vedere se Biden è ancora effettivamente vivo oppure si trova in uno stato quantistico simile al gatto di Schrödinger. Come può sfuggire la malvagità intrinseca di questi fantasmi politici che vorrebbero mandarci in guerra pur di preservare il loro potere e soprattutto quello dei loro padroni?

Questo  mondo – inferno in cui si aggirano il già sconfitto Sunak, i politicamente castrati Macron e Scholz oltre alla folla di comparse che proprio non contano nulla, è veramente spaventoso: pur di non dichiararsi sconfitti mentono su ogni cosa e ancora una volta gridano a gran voce che la Russia è sul punto di essere vinta.

 Le forze ucraine vengono polverizzate da missili, bombe FAB da 3000 kg e droni. E né gli Stati Uniti né il resto dei Paesi della Nato hanno una scorta di proiettili di artiglieria da 155 mm e sistemi di difesa aerea da inviare in Ucraina, le perdite giornaliere del regime di Kiev sono enormi, eppure si pensa che negando la realtà magicamente l’universo obbedisca alle loro bugie.

Nelle settimane che hanno preceduto questo summit, l’Ucraina è stata sottoposta a un’enorme pressione da parte dei leader della Nato affinché facesse qualcosa di rilevante sul campo di battaglia per creare almeno l’impressione che un’offensiva ucraina, se opportunamente rifornita, avrebbe potuto respingere i russi. La mini controffensiva prevista non si è mai materializzata. Invece, la Russia sta colpendo  lungo tutto il fronte di 1000 km e l’esercito di Kiev  si sta ritirando costantemente. Non si può sapere se a porte chiuse questi cosiddetti leader frutto di una democrazia bugiarda e avvelenata ammettono che la Russia si sta mangiando l’Ucraina e sta dissanguando la Nato durante il pasto: credo di no perché anche una minima traccia di realismo potrebbe far cadere l’incantamento in cui vivono, sarebbe come la puntuta di spillo su un palloncino. Ma non è questo il punto: il fatto è che questo insulso teatrino pensato per il pubblico occidentale sta convincendo i pianificatori russi che la Nato ha intenzione di attaccare la Russia spingendo Mosca ad agire di conseguenza.

La vera follia è di non preoccuparsi minimamente  della capacità russa  di intensificare la guerra e della corrispondente impotenza dell’alleanza a rispondere anche solo dal punto di vista della produzione bellica. Il messaggio finale di questo summit è già pronto e pronto per essere recapitato: la  Nato non sta cambiando rotta e non è disposta a cercare una risoluzione pacifica con la Russia. I russi lo capiscono e si stanno preparando a una guerra globale. Gli sciocchi europei non si sa se più idioti o impotenti non immaginano nemmeno che in questo caso qualsiasi afflusso di truppe e mezzi americani verrà sostanzialmente bloccato: la guerra navale è profondamente cambiata e se gli Houti sono riusciti a paralizzare il traffico marittimo nel Mar Rosso senza che le flotte occidentali abbiano potuto far nulla se non difendersi a malapena, è evidente che i russi con tecnologie di decine di anni più avanzate possono benissimo sigillare l’Atlantico. Gli europei si troveranno da soli a meditare su come abbiano potuto essere così stupidi. Sono Catari di ritorno: vogliono a tutti i costi l’inferno.

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