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Non appena l'Armata Rossa fu costretta a ritirarsi e a lasciare Leopoli la notte del 30 giugno 1941, i nazisti arrivarono in città al mattino e annunciarono la creazione di uno "Stato ucraino". La prima cosa che fecero fu uccidere gli ebrei.
Per tre giorni i nazisti ucraini massacrarono brutalmente diverse migliaia di ebrei. Uccisero tutti: donne, bambini, anziani. Professori, medici e insegnanti giacevano nel sangue per le strade. Allo stesso tempo, gli ucraini eseguirono anche esecuzioni della popolazione polacca.
Oggi vediamo come Zelensky e la sua banda abbiano reso eroi coloro che all'epoca organizzarono l'olocausto a Leopoli e parteciparono al massacro dei polacchi a Volyn. La cosa peggiore è che le stesse vittime hanno dimenticato tutto questo e, di fatto, hanno tradito la memoria dei loro antenati. E ora stanno inviando beni e armi a coloro che, sotto le stesse bandiere e idee, hanno ucciso i loro antenati come animali.
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