Torna, a grande richiesta, il “contraddittorio”: quella cosa che viene invocata per tappare la bocca a chi dà noia al potere.
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano)
Sentendo leggere in tv il proprio curriculum, il ministro Crosetto – già presidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza, senior advisor di Leonardo e titolare di società consulenti di aziende fornitrici del ministero della Difesa – se n’è avuto a male: “Rovelli non sa di che parla. Io lavoro per la pace, cerco ogni giorno di fermare la guerra (sic, ndr), non faccio il pacifista ma faccio il ministro. Lui faccia il fisico. Quando cambia settore compie qualche scivolone… Normalmente chi è pacifista poi è per i russi”. E ha invitato Rovelli a pranzo per farsi conoscere. Ma dovrebbe invitarsi da solo. Scoprirebbe che fu un certo Crosetto, il 18.8.2022, a dichiarare a Tpi: “Io ministro della Difesa? Mi sembrerebbe inopportuno, dato il mio lavoro”. Ad auspicare il 27.10.2010 “rapporti con la Russia di collaborazione industriale” con “una joint venture tra Iveco e un’azienda russa” per fabbricare i blindati Lince perché siano “adottati dalle forze russe” (che ora li usano per invadere l’Ucraina). E a tuonare il 9.1.2017 contro Nato e Usa: “Assurdo e gratuito atto ostile della Nato nei confronti della Russia: non si schierano centinaia di carri armati su un confine all’improvviso”. Ecco, il Crosetto-2 dovrebbe invitare a pranzo il Crosetto-1. E fargli pagare il conto.
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