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Anche ieri è stata una notte di tregenda per l’Ucraina sottoposta a un intenso bombardamento su comandi, luoghi di concentramento delle truppe, depositi di armi e munizioni, snodi ferroviari Tra i danni certi c’è la distruzione di cinque caccia Su-24 equipaggiati con missili Storm Shadows che era un po’ l’arma segreta della mitica controffensiva. Anche a Kiev e dintorni sono stati colpiti depositi sotterranei senza che i Patriot siano stati in grado di fare nulla, anzi secondo un rapporto turco un altro lanciatore sarebbe stato distrutto. Il web ieri era per così dire illuminato dalle bombe con continui messaggi in arrivo:
esplosioni nella regione di Kirovograd, allarme in Ucraina centrale;
deflagrazioni a Kiev: secondo informazioni preliminari, uno sciame di droni russi colpisce strutture infrastrutturali critiche a Kiev e nella regione di Kiev. La difesa aerea sta cercando di abbattere l’ondata di attacco, senza successo. Le autorità locali esortano tutti a nascondersi nei rifugi;
anche le regioni di Chernihiv, Cherkasy e Kirovograd stanno aspettando l’arrivo dei droni russi;
il sindaco di Kiev Vitali Klitschko riferisce di esplosioni nella capitale e invita a restare al riparo
Questo telegrafico riassunto della situazione mi serve per chiedermi che senso abbia tutta la narrazione bellica occidentale: se nel 1944 Eisenhower e Roosevelt avessero annunciato di voler attaccare la costa francese nel mese di giugno i tedeschi avrebbero lanciato attacchi aerei e missilistici sui punti di raccolta delle truppe nel sud-est dell’Inghilterra e avrebbero concentrato le proprie divisioni, richiamato rinforzi, utilizzato le riserve, soprattutto quelle corazzate che erano notevoli, ma non vennero mai utilizzate e questo di certo avrebbe fatto saltare l’invasione: allora perché gli occidentali ripongono le loro speranze in un drammatico successo ucraino nella sua offensiva imminente, pubblicizzata in maniera pervasiva attirando perciò ogni giorno massicci attacchi aerei russi proprio nei luoghi di concentrazione di uomini, munizioni e armi? Insomma facilitando la demolizione di ciò che resta per l’attacco? C’è la possibilità già esplorata giorni fa sul fatto che tutto si riduca a un colpo di mano sulla centrare nucleare di Zaporizhia cercando in questo modo di ricattare la Russia e il mondo intero (tanto poi le radiazioni arriverebbero prevalentemente nel resto dell’Ucraina e in Europa, per la quale ormai nessuna punizione è sufficiente a compensarne la stupidità e la perversione), Un indizio di questo potrebbe essere il fatto che cominciano a circolare notizie sul fatto che la Russia stia progettando di distruggere l’impianto di Zaporozhye e di incolpare i bombardamenti ucraini per sospendere o in qualche modo ostacolare l’imminente offensiva ucraina in quella direzione sud. A una persona di normale intelligenza tutto questo appare sorprendentemente stupido: la Russia è in condizioni di grande vantaggio militare perché dovrebbe fare una cosa del genere?
Mi piacerebbe conoscere uno che creda davvero in questa favola perché vincerebbe qualsiasi cena dei cretini tanto è evidente che vengono attribuite a Mosca le intenzioni e gli incubi di Kiev. Ma nella i russi hanno già predisposto delle difese soprattutto dopo la cattura di alcuni terroristi ucraini colti con mappe e schemi della centrale, si sa ad esempio che si siano già concertati 20 mila uomini attorno alla centrale, A meno che la grande strategia non sia quella di rinviare alle calende greche la controffensiva per evitare che la Russia notoriamente allo stremo delle forze bombardi la centrale o la distrugga a colpi di pala: ormai non ci si può più stupire di nulla. Del resto una vera controffensiva, anche avendo le effettive possibilità di svilupparla significherebbe infilarsi dentro un tritacarne e perdere quel po’ di credito in una vittoria finale nella quale ormai credono solo gli imbecilli. Certo è il partito più numeroso e più influente in occidente, ma non abbastanza forte da vincere contro la realtà, può far condensare qualsiasi fesseria all’interno, ma al di fuori della sua area di influenza sta diventando progressivamente impotente se non tema di scherno. .
Perciò si può dire che la narrazione abbia preso il sopravvento e ormai viva una propria esistenza condizionando persino chi giorno dopo giorno la sta creando: alla fine un sofisticato sistema di guida e controllo delle opinioni sta andando in confusione e non sembra più in grado di operare in maniera coerente. Questa sì che si chiama disperazione. Come disperazione significa anche servirsi delle restanti quinte colonne per mandare due droni su Mosca partendo dalla periferia della città per fare vedere che l’Ucraina qualcosa la può ancora fare. Del terrorismo appunto e niente più.
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