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Dopo aver preso di mira una serie di società coinvolte in una rete di contrabbando di petrolio legata all’Iran, gli Stati Uniti hanno sequestrato una petroliera nei pressi della Grecia che stava trasportando il petrolio iraniano con l’intenzione di portarlo negli USA.
Il petrolio si trovava su una nave gestita dalla Russia, che era stata individuata per essere stata già messa sotto controllo dagli Stati Uniti a febbraio. All’epoca si chiamava Pegas. La compagnia ha rinominato la nave Lana, battente bandiera russa nel tentativo di renderla meno evidente. Il mese scorso la Grecia aveva sequestrato la Pegas e il suo equipaggio russo per l’invasione dell’Ucraina, ma alla fine l’aveva rilasciata.
Né gli Stati Uniti né la Russia commentano la notizia. La Grecia sostiene di essere stata informata dagli USA che la nave era carica di petrolio iraniano, ancora sanzionato, e che stava muovendosi verso gli USA e su ordine di Washington l’hanno sequestrata. L’Iran ha convocato gli incaricati d’affari greci e ha definito l’incidente un “chiaro esempio di pirateria”.
Gli Stati Uniti hanno accusato la petroliera di aver caricato 700.000 bbl di petrolio dall’Iran nell’agosto 2021. La petroliera inviava principalmente petrolio alla Cina.
All’inizio della settimana, The Maritime Executive ha spiegato che “la storia di un’oscura petroliera russa ha preso una nuova piega… poiché il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha sequestrato il petrolio a bordo dell’imbarcazione e, secondo quanto riferito, sta trasferendo il petrolio negli Stati Uniti su una petroliera noleggiata”.
“La nave è stata fermata quasi sette settimane fa in Grecia quando le autorità pensavano che fosse coperta dalle sanzioni dell’Unione Europea sui beni russi, ma poi è stata trattenuta per carenze meccaniche mentre i gruppi di controllo annunciavano che in realtà stava contrabbandando petrolio iraniano sanzionato”.
Il rapporto prosegue: “La petroliera Aframax è arrivata al largo della Grecia all’inizio di aprile con segnalazioni di un possibile guasto meccanico e indicazioni che stavano cercando assistenza per effettuare le riparazioni necessarie a proseguire il viaggio. Quando ha gettato l’ancora a sud dell’isola greca di Evia, la petroliera da 115.520 dwt è stata identificata come la Pegas, battente bandiera russa”. Secondo il rapporto, “l’ipotesi iniziale era che fosse carica di un carico di greggio russo”.
Il sequestro della petroliera, e del petrolio, arriva nel mezzo delle tensioni sui colloqui nucleari in corso. L’Iran ritiene, e non a torto, che il petrolio gli sia stato rubato, mentre la posizione degli Stati Uniti, anche se non è ancora stata resa nota, è che il petrolio sia ora di loro proprietà.
Ovviamente il sequestro è una sorta di sopruso nei confronti dell’Iran, ma Teheran non può farci molto e il Mediterraneo è un lago degli USA. Poi prendere in affitto una nave russa per portare petrolio iraniano non è esattamente un modo per passare inosservati. Vedremo se questa mossa mettere una pietra tombale sui colloqui per l’accordo nucleare JPCOA.
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