sabato 4 febbraio 2017

COMUNICATO- Associazione Ecologica Monti Sabatini - No discarica Magliano Romano-

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L’Associazione Ecologica Monti Sabatini - No discarica Magliano Romano ha inviato nei giorni scorsi alla #RegioneLazio - Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti Area ciclo integrato dei rifiuti e, per conoscenza, alla #CittàMetropolitanaRoma, all’ARPA Lazio e alla ASL Roma F, due #diffide in cui richiede di annullare in autotutela tre delibere regionali rilasciate ad IDEA4 srl, la società che gestisce la Discarica di Magliano Romano sita in località “Monte della Grandine”.

Dall’analisi della documentazione fatta dai nostri tecnici sono emerse delle incongruenze che abbiamo voluto sottoporre all’attenzione dello studio legale che segue le nostre pratiche. Questo secondo screening ha confermato i nostri sospetti; abbiamo quindi dato mandato ai nostri legali di scrivere due diffide che nei giorni scorsi sono state recapitate agli uffici della Regione. In esse le questioni da noi sollevate riguardano radicali illegittimità che viziano tre delibere regionali, e quindi diffidiamo la Regione Lazio affinché le annulli in autotutela.
Il 5 maggio 2016 il TAR del Lazio accoglie i ricorsi presentati dai cittadini, dai comitati e dal Comune di Magliano Romano, e annulla la Determinazione regionale del 22 luglio 2015 con la quale si dava la possibilità ad Idea 4 srl di ricevere nella discarica di inerti che gestisce a Magliano Romano altri 21 codici CER. Incurante di ciò, la Regione, il 20 ottobre 2016, autorizza di nuovo gli stessi 21 codici CER. La nostra diffida, ed è questa l’importante novità, è stata rivolta a chi ha di nuovo autorizzato i 21 codici CER, questo presunto “riadattamento” tra le due autorizzazioni non risulta essere stato tale. Permangono le ridotte distanze tra la discarica ed il centro urbano, permane la grande incognita sottolineata dal TAR quando afferma “la Regione ha agito superficialmente, senza considerare che in situ la falda acquifera è ormai emersa, tanto che all’interno della discarica si è formato un lago di ampie dimensioni e di origine del tutto incerta”, i Parchi Regionali di Veio e della Valle del Treja sono ancora troppo vicini, come troppo vicino è il SIC/ZPS “Fosso Cerreto” tutelato dalla Comunità Europea. E’ ancora valido quanto affermato dal TAR “…. in passato, la Regione aveva già assentito 92 codici di rifiuti + 2 codici CER tramite silenzio assenso e con l’ultima modifica vengono di fatto aggiunti 21 nuovi codici CER, per cui ora la discarica gestisce ben 115 rifiuti diversi senza mai essere stata sottoposta a verifica di assoggettabilità”. Rimangono validi ancora i vincoli paesaggistici del PTPR regionale, del PTPG della Città Metropolitana di Roma, le aree contigue del Parco di Veio. I 21 codici CER per i quali si sta protraendo questo “balletto”, riguardano rifiuti di provenienza industriale, ad esempio, “forme e anime da fonderia”, “scorie di fusione” e “fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali”. Non sono cose da prendere sotto gamba.
Sempre nell’ottobre del 2016 la Regione Lazio, nonostante le criticità rilevate dai cittadini durante la Conferenza dei Servizi del maggio 2016, autorizza IDEA4 srl a poter accettare in discarica rifiuti che hanno valori di concentrazione triplicati di alcuni elementi rispetto valori limite tabella 2 articolo 5 del DM 27/09/2010; stiamo parlando di arsenico, bario, cadmio, cromo totale, rame, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, antimonio, selenio, zinco, cloruri, fluoruri, solfati, e di un altro parametro indicato come totale dei solidi disciolti. Molti di questi elementi sono indicati dall’organismo internazionale International Agency for Research on Cancer come cancerogeni di Tipo 1. Anche in questo caso i nostri legali hanno rilevato radicali illegittimità e anche per questa autorizzazione è stata redatta la diffida. Comunque nei prossimi giorni usciremo con un Comunicato Stampa nel quale tratteremo in maniera più esaustiva i contenuti della diffida.
L’Associazione Ecologica Monti Sabatini - No discarica Magliano Romano ha scelto di diversificare le azioni di contrasto alla discarica di Magliano Romano, poiché pensiamo che una diffida, un atto di rilevantissimo peso, possa contribuire a ciò. Le realtà attive nel nostro stesso ambito sono diverse, e ciò non può che farci piacere, ma la riproposizione del medesimo schema seguito da altri c’è sembrata limitativa, e per questo, dopo averci riflettuto, abbiamo deciso che una diffida potesse essere la cosa giusta da fare in questo momento.
Noi abbiamo paura. Abbiamo paura per la nostra salute e per quella dei nostri figli e delle generazioni future. Abbiamo paura che l’ambiente e il paesaggio possano subire danni irreparabili. Abbiamo paura per ciò che potrebbe accadere all’economia agricola, turistica ed artigianale del nostro territorio. Noi abbiamo paura, ma non molliamo. #SabatiniNoDiscarica #NonUnPassoIndietro

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