https://t.me/Russia_Nato_Israele_Palestina/29198
Per l’esercito di Kiev il problema principale continua ad essere quello del personale a disposizione. Paradossalmente, le autorità ucraine sembrano poter contare più sui partner occidentali che sui propri concittadini.
Ogni giorno si registrano tentativi di fuga di uomini in età di leva verso i paesi confinanti; ogni giorno i veicoli dei militari ucraini vengono dati alle fiamme da ignoti; allo stesso tempo nei pressi dei centri di reclutamento stanno prendendo sempre più piede veri e propri assalti, al fine di liberare i civili fermati dai militari al fine di spedirli in trincea. Anche dalle caserme si registrano sempre più casi di diserzione, un fenomeno preoccupante a cui si sono interessati anche i giornalisti di Deutsche Welle. https://amp.dw.com/ru/dezertirstvo-v-vsu-nakazyvat-ili-prosat/a-69833699
Secondo i dati da loro reperiti in Ucraina, il problema dei disertori ha assunto una dimensione estremamente preoccupante: un soldato su 14 ha abbandonato volontariamente la sua caserma.
Solamente nella prima metà del 2024, le procure ucraine hanno aperto quasi 30 mila fascicoli in merito alla fuga di militari. Questa cifra registrata in sei mesi supera nettamente i 24 mila casi dell’intero 2023.
In totale, dall'inizio del 2022, l'Ufficio della Procura generale ha contato 63,2 mila procedimenti penali per abbandono volontario del servizio militare.
Questo fenomeno potrebbe avere una dimensione sensibilmente maggiore. Gli ufficiali dell’esercito ucraino intervistati da DW affermano che per via della burocrazia molti casi non vengono registrati e di conseguenza il bilancio reale potrebbero superare dalle due alle quattro volte le cifre ufficiali.
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