Il TeleRagione di oggi vorrebbe essere una critica garbata, e si spera costruttiva, a quei soggetti della stampa mainstream (vedi il Fatto Quotidiano) e della cosiddetta controinformazione, che ancora oggi si ostinano a non capire, o a fingere di non capire, che la stagione che stiamo vivendo è figlia della pandemia.
Il modo di fare informazione e di trattare gli oppositori che criticano giustamente oggi, scaturisce dall'aver lasciato il campo completamente libero in quella fase.
Dopo quattro anni non è possibile continuare a pensare che i politici, gli analisti, gli esperti, i giornaloni, le televisioni mentano quando si tratta di economia o di conflitti (in particolare in Ucraina e medio oriente) e che nel contempo siano perfettamente attendibili su tutto il resto, in particolare quando parlano di politiche sanitarie e green.
Non è possibile pensare che le soluzioni calate dall'alto su questioni economiche e geopolitiche siano viziate da interessi, mentre quelle che comprimono i diritti e le libertà in ossequio alla salute o alla presunta salvaguardia del pianete siano Vangelo.
Soprattutto alla luce di una conclamata inefficacia che non supera mai la prova del tempo.
L'austerità non ha rilanciato le economie, la vaccinazione di massa non ha fermato la catena dei contagi, le auto elettriche e i cappotti termici non incidono minimamente sul clima, allo stesso modo in cui le armi all’Ucraina non porteranno la pace e lo sterminio dei palestinesi non eradicherà Hamas.
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