È quanto scrive il gip Gilda Danila Romano nell’ordinanza eseguita stamattina dalla Guardia di finanza su richiesta del procuratore di Catanzaro Vincenzo Capomolla, dell’aggiunto Giancarlo Novelli e del pm Anna Chiara Reale. Al centro dell’inchiesta “Sartoria” ci sono appalti pubblici per complessivi 33 milioni di euro. Il terremoto giudiziario ha riguardato ospedali e università di Catanzaro. Su 37 indagati – otto sono società – la misura cautelare è scattata per 15 persone. Tre di loro sono finiti ai domiciliari come il direttore del reparto di medicina nucleare dell’ospedale “Mater Domini” Giuseppe Lucio Cascini. È lui, secondo i magistrati, il personaggio chiave dell’indagine. Nei confronti del professore Cascini, infatti, emerge “una chiara collusione con i vertici della Medicalray Srl e della Teknos Srl”. Il riferimento è al rappresentante legale delle due aziende Pasquale Bove, finito ai domiciliari assieme a Cascini e all’agente commerciale della “Siemens Healthcare Srl” Ciro Oliverio.