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La città di Chasiv Yar nel Donetsk, come Bakhmut: l’esercito russo l’ha rasa al suolo. Per Putin è un’area strategica che va conquistata ad ogni costo
Da Kiev continuano a dire che “l’eroico esercito ucraino respinge gli attacchi russi e tiene le posizioni”, in realtà Mosca ha ormai dimostrato che il suo modus operandi non è di conquistare le città, ma di raderle al suolo costringendo abitanti ed esercito ad abbandonarle. Ed è quello che sta accadendo anche a Chasiv Yar, città di fondamentale importanza strategica, tant’è che Putin ha ordinato ai suoi generali di prenderla ad ogni costo.
L’esercito russo sfruttando le bombe plananti e una rete, in espansione, delle basi aere ha martellato la città rendendola un cumulo di macerie fumanti. E’ ciò emerge da un’analisi dell’Associated Press, che ha preso in esame filmati di droni, immagini satellitari, documenti ucraini e foto russe.
La Russia ha impiegato un anno per distruggere Bakhmut, dove queste particolari bombe sono state usate per la prima volta. Poi ad essere rasa al suolo e toccato ad Avdiivka, mentre – riferisce Ap – poche settimane sono bastate per fare lo stesso a Vovchansk e Chasiv Yar. In questo momento, stando alle immagini satellitari, Mosca sta ultimando un’altra pista a meno di 100 chilometri dall’Ucraina mentre fa partire raid con bombe ordinarie da più basi situate appena dentro i confini russi.
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