Esperimento: prelevare un mafioso detenuto al 41-bis, bendarlo,
portarlo a un dibattito in Parlamento senza dirgli dov’è e lasciarlo in
ascolto.
infosannio.com (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano)
“Mi raccontano di riunioni di magistrati che parlano di come
fermarci. Siccome ne abbiamo viste di tutti i colori, mi aspetto
ricomincino”. “Il pericolo è l’opposizione giudiziaria che ci ha sempre
affossati”. “Dopo i casi Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia
di persone dal 1994 a oggi, si può nascondere come si è comportata una
parte della magistratura?”. “Non se ne può più, ci vuole una riforma
della giustizia”. “Siamo sotto attacco, arriveranno nuove inchieste”.
“Se non facciamo qualcosa, verranno a prenderci uno per uno”. “Mi
aspetto le solite inchieste a orologeria”. “Fanno politica con le
indagini”. “Aveva ragione Silvio, i giudici sono pazzi,
antropologicamente estranei alla razza umana: se fai quel mestiere devi
essere mentalmente disturbato”. “Bisogna fargli il test
psico-attitudinale”. “E dargli le pagelle come a scuola”. “Sì, ma il
voto dobbiamo darglielo noi avvocati, così ci divertiamo”. “I magistrati
sono un cancro da estirpare”. “Peggio della banda della Uno Bianca”.
“Eversori, roba da Brigate rosse”. “Tangentopoli è stata una barbarie”.
“Puro Terrore giacobino”. “Invece di inseguire teoremi su di noi, vadano
a prendere i veri delinquenti”. “Io non ce l’ho con tutti i magistrati,
solo con quelli che mi perseguitano”. “Si sono pure inventati la
trattativa Stato-mafia”. “Rovinano il buon nome della Sicilia”. “E della
Campania allora?”. “Ma pure della Calabria”. “Danneggiano l’economia e
il Pil”. “Le tasse sono un pizzo di Stato”.
A questo punto il mafioso prova a indovinare dove si trova: “Avverto un clima familiare, sento aria di casa… Ci sono: è un summit di cosca?”. La risposta è esatta!
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