Una delle affermazioni più irritanti che mi capita di leggere, purtroppo praticamente tutti i giorni, è quella secondo la quale l’Italia sarebbe un paese “fortemente indebitato”.
bastaconleurocrisi.blogspot.com
Bene, Bankitalia ci fa sapere che al 30.6.2023 il primo dei sopramenzionati fattori era pari a 3.481 miliardi di euro; il secondo, a 3.375 miliardi; e la differenza (la NIIP) era quindi POSITIVA per 106 miliardi.
L’Italia è un paese CREDITORE NETTO SULL’ESTERO.
Il debito pubblico è una forma di detenzione del risparmio offerta dal governo italiano alla collettività. Forma che i residenti italiani utilizzano più di altri. Ma che non creerebbe NESSUN problema, se non si fosse presa l’assurda e scellerata decisione di convertirlo in una moneta che l’Italia non emette e non gestisce – l’euro.
Se il debito pubblico fosse rimasto in lire, in moneta emessa dal settore pubblico italiano, non sarebbe mai esistito alcun problema di rifinanziamento. Il debito pubblico sarebbe rimasto solo quello che è sempre stato – una forma di impiego del risparmio privato.
Ripetetelo a tutti quelli che se ne escono con il consueto luogo comune. A tutti quelli che dicono “dobbiamo soldi a mezzo mondo”, o varianti sul tema. L’ITALIA NON E’ UN PAESE INDEBITATO.
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