domenica 29 ottobre 2023

Il segno de malvagi

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Non è difficile riconoscere i malvagi, specie quando essi sono diretti da uno spietato capobanda che temono e adorano nello stesso tempo e al quale pensano di dover sacrificare il loro onore e la loro dignità. Non è difficile comprendere che la manichea divisione tra bene e male viene fatta proprio da chi pretendere di essere il bene, eppure è come una macchia indelebile su questo secolo. Ci sono volute più di tre settimane  perché l’Onu riuscisse a votare una risoluzione per il cessate  il fuoco immediato in Palestina visto che gli Usa, nella loro veste di padri padroni anche delle nazioni unite hanno sempre impedito che il più elementare senso di umanità prevalesse e da soli hanno il messo il veto a qualsiasi condanna nel consiglio di sicurezza, benché il focus di queste risoluzioni  non era sulla guerra tra Israele e Palestina, ma sulla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Ma venerdì scorso l’assemblea generale ha approvato una risoluzione umanitaria sulla quale hanno votato contro solo gli Usa, Israele ( il cui ambasciatore ha parlato in un’aula deserta) e altri dodici membri, molti dei quali sono di fatto nient’altro che alias dell’anglosfera, tipo Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Papua Nuova Guinea, Tonga e Fiji che servono in questi casi a fare numero. E lo fanno per una miseria. Poi ci sono stati sfigati come il Paraguay che vivono di accattonaggio molesto nei confronti di Washington o il Guatemala costretto a firmare accordi commerciali con gli Usa che lo rendono una semplice appendice bananiera degli States  e poi, a sorpresa Paesi, che una volta si sarebbero detti appartenere alla Mitteleuropa, ovvero Austria, Ungheria, Croazia e Repubblica Ceca che di fatto a suo tempo rappresentavano l’intero impero Austro Ungarico, salvo la Bosnia, la Slovenia e la Galizia che è poi la parte più occidentale dell’Ucraina.

Erano una volta terre dove l’ebraismo era molto diffuso e aveva dato solo nell’ultimo cinquantennio di vita dell’impero personaggi come Freud, Kafka, Mahler, Schlick il fondatore del positivismo logico, Svevo, Saba, tanto per citarne solo alcuni nomi. Tutte persone che si sentivano parte delle loro patrie europee come è chiarissimo dallo pseudonimo letterario di Hector Schmitz , ovvero Italo Svevo che fa riferimento alla due culture alle quali apparteneva. Poi è arrivato l’inverno atroce del nazismo e guarda caso proprio questi Paesi si distinsero nella la caccia all’ebreo, mentre nei campi di sterminio l’ufficialanza mitteleuropa era particolarmente presente, se non proprio preminente. Ora costoro vorrebbero riparare allo sterminio commesso cercando in qualche modo di favorirne o comunque di non impedire un altro? Allora non sono poi così diversi dai loro nonni, fanno solo finta di essere contriti e il loro pentimento non vale un soldo bucato.

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