mercoledì 23 ottobre 2013

Garante privacy: il Governo indaghi sul datagate

Antonello Soro chiede al presidente del Consiglio di scoprire se e quanto gli italiani siano stati spiati dalla NSA.

privacy soro nsaAntonello Soro, prima di diventare presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali, era un deputato del PD, proveniente come Enrico Letta daiPopolari e dallaMargherita.
Ebbene, Soro ha scritto una lettera ufficiale e pubblica al Presidente del Consiglio Enrico Letta, chiedendo che il Governo accerti se e quanto gli italiani siano stati oggetto delle intercettazioni telefoniche e delle e-mail da parte dell'NSA, il controspionaggio militare statunitense, la cui attività è stata svelata dall'ex agente Snowden in quello che è diventato famoso come il datagate.
Il Garante aveva, a dire il vero, già sollecitato un'iniziativa di questo tipo quando aveva tenuto la sua relazione annuale alla presenza del Capo dello Stato.
Finora, il Copasir ha solo accertato che i nostri servizi segreti non sarebbero stati al corrente di attività spionistiche nei confronti dei nostri concittadini e nemmeno delle intercettazioni che, secondo le rivelazioni di Snowden, sarebbero state effettuate sulle linee delle nostre rappresentanze diplomatiche negli USA e a Bruxelles.
Il presidente del Copasir si è dichiarato insoddisfatto della versione fornita dagli 007 italiani che dipendono direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale peraltro aveva già avuto la delega ai servizi segreti durante il governo Prodi, dal 2006 al 2008 (le attività del programma PRISMsarebbero iniziate intorno al 2007). Durante il governo Berlusconi, poi, la delega ai servizi segreti apparteneva a Gianni Letta, mentre sotto il governo Monti era stata assegnata all'ex capo della polizia Gianni De Gennaro.
Soro ha chiesto inoltre al governo Letta di emanare i codici di attuazione per la tutela dei dati personali utilizzati da parte della polizia e dei servizi di sicurezza, codici oggi inesistenti.

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