Gramazio/Sabatini: “Alla fine i
nostri dubbi erano fondati sull’ampliamento della discarica a Cupinoro,
nel Comune di Bracciano, per 450mila metri cubi".
osservatorelaziale.it Luca PagniBracciano (RM) - I rifiuti di una città capitale sono un problema nazionale e non possono ricadere solo su una piccola cittadina, quale è Bracciano.
"Vietato abbassare la guardia", è quanto chiesto a gran voce da cittadini ed associazioni ma il rischio che la questione cada nel dimenticatoio per poi esplodere nuovamente e all’improvviso quando ci sarà poco da fare, esiste.
Su questo intervengono Luca Gramazio e Daniele Sabatini, rispettivamente capogruppo e consigliere Pdl alla Regione Lazio. “Alla fine i nostri dubbi erano fondati sull’ampliamento della discarica a Cupinoro, nel Comune di Bracciano, per 450mila metri cubi. La Regione, infatti, ha già firmato l’autorizzazione. Ecco, quindi, il motivo per cui Zingaretti non rispondeva alle nostre interrogazioni e ha preferito chiudersi, forse per l’evidente imbarazzo, nel solito assordante silenzio. Sulla questione rifiuti, comunque, continua la farsa portata avanti da questa Giunta.
Prima i silenzi su Falcognana e le bugie dell’assessore Civita, smascherate peraltro dal Prefetto Sottile in audizione in Commissione Ambiente alla Pisana; poi l’ipotesi Cupinoro, della quale siamo venuti a conoscenza soltanto attraverso i giornali, che prevedeva il conferimento nel periodo ottobre-dicembre 2013 per una disponibilità totale di 20mila tonnellate. Adesso apprendiamo che la Regione ha autorizzato un ampliamento per 450mila metri cubi del sito nel Comune di Bracciano. Inoltre, l’aspetto grave è rappresentato dal fatto che in Aula, all’inizio di ottobre, Zingaretti e Civita avevano specificato che il conferimento a Cupinoro sarebbe stato di circa 20mila tonnellate, mentre allo stesso tempo non potevano non sapere dell’ampliamento della discarica visto che la proposta di determinazione è datata 26 settembre. Zingaretti e Civita, a che gioco stanno giocando?”.
Questo il primo interrogativo. Ma esistono anche le amministrazioni locali, cosa pensano dell’ampliamento? “Quella di oggi – proseguono – è soltanto l’ennesima marcia indietro di questa amministrazione, visto che a fine settembre il consiglio regionale si è espresso proprio contro la delocalizzazione dei rifiuti di Roma fuori dai confini della Capitale stessa. Concetto, questo, ribadito da Zingaretti e Civita negli ultimi anni, già dai tempi in cui governavano la Provincia. Ma non è la prima volta che questa amministrazione smentisce se stessa. Un atteggiamento, peraltro, gravissimo e irresponsabile, considerato che la decisione non tiene conto delle istanze dei residenti e, soprattutto, è stata presa senza il benché minimo confronto con le opposizioni e senza un reale coinvolgimento dei residenti e delle comunità cittadine”.
Cosa è cambiato dal 2008 al 2013, visto che oggi il "popolo sovrano" si sente non rispettato ed inascoltato, da un Comune che sembra agevolare un'ampliamento ed una privatizzazione di Cupinoro? Quali impellenze o pressioni politiche hanno fatto trasgredire le promesse elettorali a chi amministra Comuni, Province e Regione Lazio? E’ scoppiata la rivolta contro una scellerata gestione dei rifiuti nel Lazio, le cui responsablità non sono solo di Sala, ma di Zingaretti, Polverini, Marrazzo...
Come e perchè sono tanto mutate, le linee strategiche delle Amministrazioni comunale e regionale per la gestione di Cupinoro? Stiamo parlando di una discarica comprensoriale che già nel 2008 serviva 24 comuni della provincia di Roma e che recepiva un totale di circa 144mila tonnellate l’anno di rifiuti (in media 400 tonnellate al giorno), amministrata dalla Bracciano Ambiente SpA, società municipalizzata appositamente creata nel 2004, che entro il 2017 potrebbe privatizzarsi e spostarsi ne sienese.
La Bracciano Ambiente nel 2008 aveva elaborato e presentato alla Regione Lazio un piano per la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti della potenzialità di 130mila tonnellate annue (30mila in più della quota assegnata dal Piano Rifiuti a Bracciano) e la predisposizione di un completamento dell’invaso di discarica da 350 mila metri cubi, necessario per la gestione dell’impianto e per evitare la saturazione di Cupinoro.
Perchè ad oggi Cupinoro non è ancora attrezzata per il TMB che dal 1 novembre 2013 sarà imposto per legge, e Bracciano dovrà far trattare altrove i rifiuti, con un aumento del loro costo, che potrebbe ricadere sui cittadini, nella TARES ?
“Le sensibilità su tale tema - osservava Giuliano Sala nel 2008 - sono diverse tra le varie forze politiche che siedono in Consiglio Comunale e vanno rispettate, così come vanno rispettati i desiderI dei cittadini".
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