Il presidente del Senato ipotizza un voto in aula
palese e ipotizza che in caso di segretezza dello scrutinio possano
prevalere "interessi diversi". Rabbiosa replica di Brunetta e Schifani:
"Parole molto gravi".
"Se il voto sarà segreto
bisognerà vedere se sarà davvero un voto di coscienza o se
dipenderà piuttosto da interessi diversi": così il presidente
del Senato Pietro Grasso in vista del voto sulla decadenza dal
seggio parlamentare di Silvio Berlusconi. "Se invece il voto
sarà palese, tutto sarà più chiaro", ha aggiunto, spiegando
come si occuperà della questione appena rientrato dalla missione negli
Usa. E dicendosi ottimista sul fatto che il voto non metterà
a rischio la ritrovata stabilità del governo.
rainews24.it
La rabbia del Pdl. Ma la reazione stizzita del Pdl non si è fatta attendere. All'attacco i capigruppo di Camera e Senato Brunetta e Schifani. "E' molto grave - dice il numero uno dei senatori nella sua dichiarazione - che il presidente Grasso ipotizzi il voto palese sulla decadenza, essendo il regolamento sul punto chiaro ed inequivocabile. Un'eventuale interpretazione diversa in Giunta per il regolamento, a colpi di maggioranza, sarebbe inaccettabile e noi ci opporremmo strenuamente a una simile forzatura. Sospettare, poi, che attraverso il voto segreto i senatori possano perseguire interessi diversi rispetto alla propria coscienza è incredibile, e ci auguriamo che si sia trattato di un malaugurato fraintendimento. Un chiarimento sarebbe quantomeno opportuno".
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