giovedì 10 ottobre 2024

Nato, le comiche di Ramstein

 https://ilsimplicissimus2.com

 

Si può provare ad indossare i più diversi abiti di scena, variopinti e sgargianti, ma con questo non si sfiora nemmeno la realtà. La Reuters ha annunciato che il presidente Joe Biden ha annullato martedì il suo imminente viaggio in Germania nel quale doveva presiedere l’incontro di più alto livello mai tenuto dal gruppo di Ramstein, ovvero quello dei donatori di armi all’Ucraina, che mirava a sottolineare il suo incrollabile sostegno a Kiev. Questo gruppo di guerrafondai aveva programmato il vertice dal 10 al 13 ottobre sfruttando l’arrivo di Biden in occasione della prima visita ufficiale di un presidente Usa in Germania da quasi 40 anni, cosa che sembra quasi una beffa viste le condizioni mentali del personaggio e la sua uscita di scena come candidato per le presidenziali.
Ma tutto questo non ci sarà perché la Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente rimanderà il viaggio per gestire i preparativi per l’uragano Milton e gli sforzi di soccorso dopo l’uragano Helene: “Non credo proprio di poter uscire dal Paese in questo momento”, ha detto, aggiungendo che spera di riprogrammare il viaggio. Una vera sventura per il gruppo Ramstein visto che il tema all’ordine del giorno era prendere una decisione riguardo agli “attacchi a lungo raggio” sulla Russia nonostante il fatto che questo potrebbe innescare una guerra nucleare. È fin troppo chiaro che nessuno si sente di fare questa scelta, soprattutto in assenza del padrone, ed è così che è venuta l’idea di tenere il vecchio Joe a Washington con la ridicola scusa del possibile uragano in arrivo. Immaginare quest’uomo ormai non più in sé coordinare le azioni in vista di uragano è degna di Zelig.

La cosa tragica è che lo stesso uomo dovrebbe prendere decisioni riguardo alla vita e alla morte dell’Europa: dopotutto ci sono così tanti obiettivi americani, britannici, francesi. tedeschi e italiani per una rappresaglia russa, che l’armageddon sarebbe assicurato. Ci ha pensato il governo tedesco a risollevare il morale con una trovata davvero spassosa: ha ribadito “la disponibilità di Scholz a colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, a condizione che questi offrano una prospettiva di progresso sulla strada verso una pace giusta e sostenibile (aggettivo ormai rituale e immancabile dalle scatolette di tonno alle toilette ndr.) ma ha avvertito la Russia di non interpretare ciò come una debolezza”. Tranquillo cancelliere, la Russia non deve interpretare proprio nulla, queste sono solo manifestazioni di una insostenibile stupidità.

Nessun commento:

Posta un commento