lunedì 14 ottobre 2024

Israele in Libano spara anche sulla Croce Rossa: feriti quattro paramedici italiani impegnati in un’operazione di soccorso

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Diversi soccorritori  della Croce rossa sono rimasti feriti in un attacco  israeliano in Libano che ha colpito una casa dove erano stati mandati “in coordinamento” con le forze dell’Unifil 

Lo ha fatto sapere la Croce Rossa  spiegando che alcuni paramedici sono stati feriti in un attacco durante una missione nel sud del Libano: “Mentre la squadra era alla ricerca di vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, ferendo i soccorritori e causando danni a due ambulanze”.

“Non è accettabile che le donne e gli uomini impegnati a soccorrere feriti siano bersaglio di attacchi e che rischino di diventare vittime essi stessi, proprio mentre cercano di prestare soccorso a chi ha bisogno di cure. Agli operatori umanitari impegnati a salvare vite sia sempre garantita protezione, che nessuno osi cancellare il Diritto internazionale umanitario”. Lo rimarca con forza Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, a seguito degli attacchi nel sud del Libano che si sono verificati stamattina, durante i quali è stato registrato il ferimento di alcuni Volontari della Croce Rossa Libanese e il danneggiamento di due ambulanze, nel corso di un’operazione di supporto alla popolazione in coordinamento con l’UNIFIL a seguito di un attacco.

“La popolazione civile e gli operatori umanitari non sono un bersaglio. Proteggere chi soccorre significa tutelare malati e feriti, e garantire loro di ricevere gli aiuti di cui necessitano. Lo ho ricordato nel corso dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e lo ribadisco ancora oggi. Questi duri attacchi all’Umanità non sono tollerabili”, conclude Valastro.

L’Unifil, denuncia che: “Due carri armati israeliani sono entrati con la forza” in una postazione dell’ Unifil nel sud del Libano. Lo ha riferito la missione di peacekeeping Onu.

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha condannato l’appello di Benjamin Netanyahu al capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres di ritirare le forze di peacekeeping Unifil dal lato libanese del confine. Il Libano “condanna la posizione di Netanyahu e l’aggressione israeliana contro Unifil. L’avvertimento che Netanyahu ha rivolto a … Guterres chiedendo la rimozione di Unifil rappresenta un nuovo capitolo nell’approccio del nemico di non rispettare” le norme internazionali, ha aggiunto.

Giorgia Meloni contro Netanyahu: inaccettabili attacchi a Unifil. La presidente del Consiglio, “ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Meloni ha ribadito l’inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la missione agisca su mandato del consiglio di sicurezza per contribuire alla stabilità regionale”. Lo comunica Palazzo Chigi spiegando che la premier “ha sottolineato l’assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita”. Meloni, riferisce la nota, “ha rinnovato l’impegno dell’italia in questo senso, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati”.

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