mercoledì 30 ottobre 2024

Le Waffen SS della Nato

 https://ilsimplicissimus2.com/

 

Poiché la storia è diventata notoriamente una materia di studio marginale se non superflua da quando gli ideologi da quattro soldi del neoliberismo hanno dichiarato che essa è finita con la vittoria in aeternum del capitalismo, voglio spiegare il titolo di questo post. Le Waffen SS erano reparti combattenti formati da soldati non tedeschi, ma fanaticamente assertori del nazismo: ad essi si devono quasi tutti gli episodi di violenza contro i civili e le stragi gratuite, come ad esempio quella di Marzabotto che ci riguarda da vicino. Molto più dell’esercito regolare tedesco esse erano l’anima del nazismo. E ora ci troviamo con lo stesso fenomeno: quattro uomini di un gruppo di sabotaggio e ricognizione ucraino uccisi nella regione russa di Bryansk erano in realtà appartenenti ad altri Paesi. Quando i loro corpi sono stati esaminati si sono trovati oggetti personali come una bandiera canadese, un libro di preghiere polacco e un blocco note con appunti sulle tattiche in inglese. Uno degli uomini morti aveva il tatuaggio di un angelo che impugna un fucile, con uno striscione con la scritta “Ranger” e “2d Bn”, ovvero  un riferimento al 2° battaglione del 75° reggimento Ranger dell’esercito americano. Questi uomini portavano esplosivi sufficienti a far saltare in aria una piccola città.

Non si tratta più di sedicenti mercenari in appoggio alle truppe ucraine, usati spesso per evitare con le armi il ritiro delle stesse o per gestire i sistemi d’offesa occidentali, ma di gruppi appartenenti a Paesi Nato che sono entrati in territorio russo con l’unico scopo di far strage di civili. Mentre l’Europa per bocca della von der Leyen si occupa di inesistenti truppe nordcoreane in appoggio ai russi, il fenomeno delle truppe Nato inviate in Ucraina e adesso direttamente sul territorio russo viene totalmente nascosto dai media.  Da oltre due anni sembra che circa 18 mila uomini provenienti da quasi 100 Paesi e tutti addestrati dalla Nato non esistano. Molti di loro sono stati uccisi o fatti prigionieri o sono scappati e dunque c’è sempre più bisogno di carne da macello che viene raccolta tra i fanatici allevati all’ombra delle più disparate organizzazioni americane. Così vengono irresponsabilmente mandati sul territorio russo anche appartenenti alle forze Nato, senza pensare che anche questo potrebbe scatenare una guerra globale.

Del resto tenere qualche chilometro di territorio russo nell’area di Kursk sta diventando vitale per Zelensky che nella sua follia pensa di poter scambiare in futuro questo minuscolo territorio che si restringe sempre di più, con le vaste aree in mano russa che invece aumentano per altro di giorno in giorno. Per questo sta mandando continui rinforzi di uomini dei migliori reparti e gli ultimi mezzi validi che vengono regolarmente neutralizzati. La Nato per mera disperazione tiene bordone a questa idea pazzesca e parla di truppe coreane per giustificare le proprie in territorio russo oltre che per suggerire che Mosca è in grande difficoltà. Questo è del tutto assurdo perché le forze russe stanno avanzando più rapidamente che mai nel corso di due anni e l’idea che esse abbiano bisogno dell’aiuto militare della Corea del Nord è implausibile, se non assurda. Ma in fondo la von der Leyen e Rutte non sono essi stessi personaggi assurdi che mai si sarebbero potuti immaginare nella carica che ricoprono? Non è la Russia ad essere “disperata”, ma invece l’impiego di mercenari americani e di altri membri della Nato sul territorio russo è un vero segno di disperazione: significa che il regime di Kiev ha esaurito la carne da cannone, che si fa difficoltà a raccogliere nuove “Waffen SS” dalle aeree secondarie del Washington consensus e che dunque si devono  impiegare i propri uomini in provocazioni transfrontaliere per poter avere in futuro un mezzo di scambio.

Nessun commento:

Posta un commento