Più i liberali dicono di voler combattere contro dittatori e autocrati, più ne assumono le sembianze. L'adozione progressiva di misure autoritarie, come il DSA e il decreto 1660, minaccia i principi e le libertà fondative delle democrazie liberali: la libertà di espressione e stampa, il diritto di sciopero e manifestazione, le libertà politiche.
Nel cosiddetto mondo libero la censura non è più un tabù e trova delle "santissime" giustificazioni, le manifestazioni non vengono autorizzate se non piacciono al governo. La politica non è più in grado di rappresentare ampi strati di popolazione, mentre emergono sempre più drammaticamente differenze ed ingiustizie sociali. Lavoratori e opposizione vengono criminalizzati, come i portuali che bloccano i carichi di armi dirette a Israele, gli ambientalisti e gli studenti che occupano le università in solidarietà con la Palestina.
Questa tendenza all'autoritarismo è aggravata dalla guerra verso cui la NATO ci sta trascinando e dalla militarizzazione della società.
Per focalizzare queste dinamiche presentiamo il libro Liberalfascismo di Giorgio Cremaschi, assieme all'autore. Buona visione.
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