mercoledì 9 ottobre 2024

L’ Iran avverte Israele: “Haifa e Tel Aviv rase al suolo in 10 minuti se saremo attaccati”

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La Repubblica islamica raderebbe al suolo in meno di 10 minuti le città israeliane di Tel Aviv e Haifa se Israele, come annunciato anche dal premier Benjamin Netanyahu, dovesse reagire ai recenti attacchi missilistici

Lo scrive il giornale iraniano Kayhan, diretto da Hossein Shariatmadari e vicino agli ultraconservatori, secondo cui “prima ancora che gli aerei israeliani riescano a raggiungere lo spazio aereo iraniano, i missili iraniani raderebbero al suolo Tel Aviv e Haifa in meno di 10 minuti£. Il giornale ha aggiunto che il comandante dell’Aeronautica dei Guardiani della Rivoluzione, Amir Ali Hazijadeh, “ha ancora il dito sul grilletto” dopo gli attacchi del primo ottobre, descritti semplicemente come l’inizio di operazioni più ampie volte a “distruggere il regime sionista”.

Inoltre il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, mentre si attende la rappresaglia israeliana contro la Repubblica islamica per l’attacco missilistico del primo ottobre ha dichiarato : Siamo pronti per qualsiasi scenario, le forze armate sono totalmente preparate. La politica dell’Iran è quella di sostenere la Resistenza e non ci allontaneremo in alcun modo da questa base politica”, ha affermato Araghchi, parlando con i giornalisti a Teheran a margine della conferenza ‘Diluvio di Al-Aqsa, l’inizio di Nasrallah’. “Abbiamo affermato più volte che l’Iran non vuole aumentare la tensione, anche se non abbiamo paura della guerra”, ha scandito il ministro degli Esteri, citato dall’agenzia Mehr.

Il ministro degli Esteri iraniano  in un discorso televisivo ha aggiunto: “Raccomandiamo al regime sionista di non mettere alla prova la risoluzione della Repubblica islamica. Se dovesse verificarsi un attacco contro il nostro paese, la nostra risposta sarà più potente”. Abbas Araghchi ha anche affermato che “i nostri nemici sanno che tipo di obiettivi all’interno del regime sionista sono alla nostra portata”.

Ieri, in colloquio telefonico con il suo omologo egiziano, Badr Abdelatty, Arachchi aveva dichiarato che “qualsiasi attacco alle infrastrutture iraniane porterebbe a ritorsioni, consigliamo di non mettere alla prova la volontà dell’Iran”. Poi ha aggiunto: “La Repubblica islamica dell’Iran  non cerca di aumentare le tensioni e la guerra nella regione, ma non ha nemmeno paura della guerra. Darà una risposta forte e appropriata a qualsiasi nuova azione e avventurismo del regime sionista”.

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