Si è appena chiuso lo storico vertice dei Brics a Kazan che giunge un nuovo evento  gravido di conseguenze per i futuri assetti mondiali: il fallimento sostanziale dell’attesa anzi annunciata risposta israeliana contro l’Iran. L’operazione, attentamente studiata proprio per collocarsi simbolicamente dopo Kazan e concretamente qualche giorno prima delle elezioni americane dove la candidata numero uno del sistema finanziario che sostiene il sionismo appare ormai in difficoltà, è stata stroncata dalle difese iraniane che dispongono di S300 e S400 russi oltre che di una serie di armamenti sviluppati da Teheran. Ovviamente l’informazione occidentale parla di obiettivi militari colpiti e mostra generiche foto di esplosioni, ma a quanto pare le tre ondate di attacco hanno prodotto solo danni marginali e comunque  non a siti di importanza strategica. Al punto che l’ondata di giubilo immediatamente partita dal mainstream si sta rapidamente esaurendo con una marginalizzazione delle notizie: ci si aspettavano i fuochi artificiali e invece c’è stato solo qualche petardo.