venerdì 13 settembre 2024

USA. I lavoratori di Boeing vanno allo scontro con l’azienda. 30mila in sciopero, chiedono aumenti del 25%

Per la prima volta dal 2008 gli operai della statunitense Boeing sono entrati in sciopero. Scelta quasi plebiscitaria, il 94,5% dei dipendenti interpellati dai sindacati ha votato a favore della mobilitazione dopo che l’azienda ha respinto la richiesta di un aumento salariale del 25% in quattro anni. 

I lavoratori di Boeing vanno allo scontro con l’azienda. 30mila in sciopero, chiedono aumenti del 25%

ilfattoquotidiano.it

A fermarsi dalla mezzanotte sono i 30mila addetti delle linee di produzione dei 737 Max e 777 nelle aree di Portland e Seattle.

Inizia così in salita la sfida per il risanamento della nuova amministratrice delegata Kelly Ortberg, nominata il mese scorso. “Noi restiamo impegnati nel ristabilire un rapporto con i nostri dipendenti e con il sindacato e siamo pronti a tornare al tavolo negoziale per un nuovo accordo”, dice la dirigenza del colosso aeronautico in una nota. 
I lavoratori sostengono però che gli aumenti salariali proposti sono troppo esigui dopo un decennio di stagnazione degli stipendi e l’aumento del costo della vita.

Un dipendente, riporta il Wall Street Journal, ha rimarcato come la paga iniziale proposta dal nuovo contratto, 21 $ l’ora, sia simile a quella di una catena di hamburger locale, Dick’s Drive-In, che offre anche un’assicurazione sanitaria gratuita per i dipendenti e un contributo 401(k). “Si può guadagnare di più cucinando hamburger”, ha detto.

Nel corso del 2023 i sindacati di altri settori come l’industria automobilistica e o gli sceneggiatori e gli attori di Hollywood sono riusciti a ottenere grandi vittori e importanti aumenti degli stipendi.  
L’anno scorso, negli Usa, hanno scioperato complessivamente 540mila lavoratori, il doppio dell’anno prima. Quando i dipendenti di Boeing scesero in sciopero nel 2008 provocarono al gruppo perdite stimate in 100 milioni di dollari al giorno.

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