Il magistrato ha compiuto una ricostruzione delle inchieste penali e delle attività di messa in sicurezza operativa dell’impianto industriale. È stato archiviato (tra le proteste dei sindacati) il filone che riguarda i danni causati dai Pfas ai lavoratori della Miteni, su richiesta della Procura, per l’impossibilità di provare una correlazione tra le malattie e utilizzo delle sostanze chimiche. È invece ancora in corso il processo in Corte d’Assise per disastro ambientale a carico di una dozzina di manager che si sono succeduti, sotto diverse proprietà, nella gestione dell’azienda. La conclusione è prevista nella primavera 2025.