Non so a voi, ma a me il
video di Salvini travestito da attore shakespearian-brechtiano è
piaciuto un sacco.
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano)
Il 15 Conte gli inviò un’altra lettera durissima: “Ier l’altro… ti ho invitato, ‘nel rispetto della normativa in vigore, ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori’… Comprendo la tua ossessiva concentrazione nell’affrontare il tema dell’immigrazione riducendolo alla formula ‘porti chiusi’. Sei… proteso a incrementare i tuoi consensi. Ma parlare come Ministro dell’Interno e alterare una chiara posizione del tuo Presidente del Consiglio, scritta nero su bianco, è… un chiaro esempio di sleale collaborazione, l’ennesimo, che non posso accettare”. Tantopiù che “Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo mi hanno appena comunicato di essere disponibili a redistribuire i migranti… Siamo agli sgoccioli di questa nostra esperienza di governo… ho sempre cercato di trasmetterti i valori della dignità del ruolo che ricopriamo e la sensibilità per le istituzioni che rappresentiamo. La tua foga politica e l’ansia di comunicare, tuttavia, ti hanno indotto spesso a operare ‘slabbrature istituzionali’, che a tratti sono diventate veri e propri ‘strappi istituzionali’”. Cinque giorni dopo, Conte gli diede il resto in Senato. Salvini, colpito e affondato, ritirò la mozione di sfiducia. Conte replicò: “Se ti manca il coraggio, ce lo metto io”. E salì sul Colle a dimettersi. La Russa, vicepresidente del Senato, era lì: dormiva?
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