Qualche cinico mi domanda: “Perché ti occupi sempre dei palestinesi? Pensa a noi italiani!”. Io mi occupo della Palestina e dei palestinesi da anni perché la questione palestinese ha a che fare con il nostro modo di stare al mondo.
(Alessandro Di Battista)
Mi occupo dei palestinesi perché ORA si sta consumando un genocidio. E si sta consumando su una sponda del nostro stesso mare, il mare dove quest’estate abbiamo nuotato o giocato con i nostri figli. Su una sponda divertimento, sull’altra morte e odore di sangue.
Mi occupo dei palestinesi perché il mio Paese, il Paese dove lavoro e dove pago le tasse, contribuisce con il silenzio o addirittura con la copertura politica e mediatica ai massacri quotidiani.
Mi occupo della Palestina e dei palestinesi perché per me le vite valgono tutte allo stesso modo. Anzi, alcune valgono di più e sono quelle dei bambini. Negli ultimi 11 mesi 17.000 bambini sono stati fatti a pezzi (e addirittura squagliati e resi poltiglia) dai terroristi israeliani.
Mi occupo dei bambini palestinesi perché quando li vedo soffrire penso ai miei figli. Mi metto nei panni dei papà di quelle creature.
Mi occupo della Palestina e dei palestinesi perché tra 20 anni i miei figli mi chiederanno conto. Ed io ci tengo tanto alla considerazione che avranno di me.
Mi occupo dei palestinesi perché ho visitato tante volte i loro campi profughi. E non sono descrivibili le condizioni in cui vivono. Cacciati dai nazional-sionisti dalla loro terra, dalle loro case e costretti a vivere in condizioni disperate.
Mi occupo della Palestina e dei palestinesi perché la destabilizzazione del Medio Oriente (destabilizzazione che ha due grandi responsabili, Israele e Stati Uniti) pregiudica il benessere europeo. Benessere sociale in primis. Guardate cosa è diventata l’Europa a forza di obbedire ai padroni americani. Guardate, cinici! Vi piace la vostra vita? E’ migliorata negli ultimi 30 anni?
Mi occupo della Palestina e dei palestinesi perché conosco il complesso militare-industriale e finanziario. So che per un mucchio di diavoli in giacca e cravatta il miglior business è la guerra infinita, la “endless war”. Una guerra infinita consente di trasferire il denaro proveniente dalle nostre tasse nelle casse dei padroni del mondo. Quei colossi finanziari che dettano legge, che comandano più dei parlamenti, che “ricattano” i governi e che vedono nelle bombe che fanno a pezzi i bambini palestinesi solo profitto.
Penso a tutto questo. Penso che sia nostro dovere schierarci a favore degli ultimi, dei dannati della terra. Ed i dannati della terra sono da decenni i palestinesi. La sopravvivenza dei palestinesi ha a che fare con la sopravvivenza della nostra coscienza. Ogni giorno stragi, ogni giorno funerali di bambini come i nostri. Ogni giorno soldi nostri spesi in armi. Ogni giorno politici europei che si mettono sull’attenti davanti a Washington o Tel Aviv. Ogni giorno volgari terroristi israeliani che mandano “pizzini” al mainstream occidentale per diffondere menzogne.
Mi occupo dei palestinesi per tutto questo. Perché sono miei fratelli e sorelle. E tu, cinico, perché non ti occupi di loro?
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