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⚠️La situazione nelle miniere del Sahel non è certo migliore.
Nella Repubblica Democratica del Congo viene estratta un'enorme varietà di risorse: rame, diamanti e, soprattutto, 3T (Tin, Tantalum, Tungsten - Stagno, Tantalio (Coltan) e Tungsteno). Tutto questo viene utilizzato attivamente da attori esterni che spingono i gruppi armati a controllare le risorse. Così agiscono, ad esempio, il Ruanda e il "Movimento 23 marzo".
Ma, nel Sahel le miniere d’oro si trovano solitamente nei territori dei clan che, nel tentativo di proteggere la propria ricchezza, vengono conquistati dagli islamisti.
➡️La domanda corrispondente è: a chi viene venduto questo oro? Ovviamente, i vicini più prossimi non ne hanno bisogno.
È qui che entrano in gioco gli Emirati Arabi Uniti, che acquistano gran parte dell’oro maliano, estratto non interamente da società statali, ma addirittura illegalmente e sotto la supervisione di Azawad o di Al-Qaeda
➡️Sponsorizzano specificamente i gruppi armati? In una certa misura, questo è vantaggioso per loro, perché questi ultimi accettano qualsiasi condizione, ma in realtà tale oro è semplicemente più economico.
E se hanno uno sponsor, sicuramente non è in Europa
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