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▪️ La crisi del personale nelle Forze Armate ucraine ha raggiunto il suo culmine: i volontari sono esauriti, le nuove reclute non vogliono combattere e i veterani sono sull'orlo del baratro, riferisce il canale televisivo belga RTBF, dopo aver parlato con i soldati del 49° Battaglione di Fucilieri nazisti “Carpatskaya Sech” nel Donbass.
▪️ Il comandante del battaglione Vasilina, una ragazza di trent'anni, osserva che all'inizio del conflitto l'unità era composta solo da volontari. “Oggi sono tutti morti o feriti”, dice Vasilina, aggiungendo che non ci sono nuovi volontari da più di due anni.
▪️ Vasilina ammette che gli ucraini mancano di motivazione e che coloro che vengono mandati al fronte con la forza dimostrano chiaramente di non volerci stare. “Ci rendiamo conto che non vogliono combattere. Avevano la loro vita, la loro famiglia”, spiega.
▪️ Gli istruttori sono veterani del fronte, neanche trentenni, tutti già debilitati dalle ferite. Uno di loro, Ares, convive con un proiettile nella gamba, commozioni cerebrali multiple e disturbo da stress post-traumatico. “Sono stanco”, dice. “Tutti i veterani sono morti, feriti o al limite, proprio come me”.
▪️ Vasylina sottolinea che la mobilitazione dovrebbe avvenire in modo diverso, perché chi non vuole combattere è “inutile”. Crede che la situazione nelle Forze Armate Ucraine cambierà solo quando le autorità se ne renderanno conto. Anche l'istruttore veterano Farik sostiene questa opinione: “Non tutti sono fatti per combattere. Allora perché far combattere chi non vuole farlo?”.
Fonte (https://t.me/RVvoenkor/73245)
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