venerdì 12 aprile 2024

Benzina ai massimi da sei mesi, colpa della guerra


Il prezzo dei carburanti vola, benzina e gasolio raggiungono un record. Al self service il prezzo medio della benzina è 1,911 euro al litro, per il diesel 1,811 euro, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia. 

Rispetto all’ultima settimana di dicembre l’aumento è +8,3% per la benzina, +5% per il gasolio. In autostrada il prezzo è ancora più alto, secondo l’Assoutenti “torna a sfondare i 2,5 euro al litro al servito”. I prezzi dei carburanti sono al massimo da sei mesi. Il Codacons calcola che un pieno di benzina verde costa 7,3 euro in più rispetto all’inizio dell’anno. Questo equivale a 176 euro in più all’anno, stimando due pieni al mese. 

Ma perché ci sono questi aumenti? La ragione è l’aumento dei prezzi delle materie prime: il petrolio greggio Brent è arrivato a 91 dollari al barile nelle quotazioni di Londra. L’aumento è del 20% rispetto ai minimi di inizio dicembre. Il rialzo dei carburanti rischia di avere effetti pesanti sulle tasche degli italiani, con rincari a cascata anche dei prezzi dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari. Il governo dice che non interverrà. “È evidente a tutti che il prezzo della benzina non dipende dalle decisioni del governo”, ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. 

In realtà i rialzi del petrolio dipendono in buona parte anche dalla guerra tra Russia e Ucraina, lo ricorda il Corriere della sera.

E difficilmente la guerra potrà finire finché l’Occidente continuerà a mandare armi all’Ucraina, come fanno la Nato e i paesi europei, compresa l’Italia. Dunque affermare che il prezzo della benzina non dipende dalle decisioni del governo non riflette esattamente la realtà. E, attenzione, sul prezzo dei carburanti pesano anche le tasse, che in Italia sono tra le più alte. Dunque più il prezzo della benzina sale e più lo Stato incassa soldi. Gli automobilisti piangono, Meloni e Giorgetti sorridono… per ora. L'editoriale di Gianni Dragoni

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