Ma con quale faccia? Con quale coraggio fate gli sdegnati, oggi, sul finire del 2013? Scendete a patti coi banditi, poi i banditi fanno i banditi e vi stupite. E non si capisce se è peggio il bandito che è così da sempre oppure chi gli ha dato credito dopo 19 anni di scempi.
Una storia già scritta, che per vederla bastava l’intelligenza di un novenne con almeno una decina di Topolino letti nel corso della propria vita. Perché quando ci dicono che la politica è una cosa complicata, che serve l’intelligenza e la tattica, e quando ci mettono in mezzo i paroloni senza costrutto (responsabilità, stabilità, pacificazione, riforme), ecco, ci prendono per scemi. È tutto molto più semplice, più chiaro, lineare: il dimmi con chi vai e ti dirò chi sei vale anche in politica, forse soprattutto.
Allora sapevate benissimo tutti quanti come sarebbe andata a finire, uno spettacolo teatrale il cui copione era noto. Si stupiscono i colpevoli, le doppie coscienze, le triple personalità di un Partito democratico che da anni umilia il buonsenso e la logica.
L’illusione che sia finita qui resta appunto un’illusione. Raccatteranno qualche scappato di casa per un governicchio Letta-bis, che come il precedente o non farà nulla di nulla oppure combinerà qualche altro danno. Dall’opposizione i banditi tireranno fuori il meglio di sé, come sempre, e i risultati arriveranno alle prossime elezioni. Senza nuova legge elettorale, ovvio. Ma con un Berlusconi ancora più forte. Siete imperdonabili, lo siete da molto tempo. Il Caimano immortale è il vostro più grande successo. Per questo siete peggio di lui.
Matteo Pucciarelli
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