giovedì 28 marzo 2024

QUANTO HA FUNZIONATO BENE L’OMS IN PASSATO? DOSSIER SULLA STORIA DELL’OMS

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25. 03. 2024 | Il gruppo di ricerca Dialogue on Global Health ha pubblicato un dossier di 50 pagine molto informativo sulla storia dell’OMS e della RSI. È estremamente utile per valutare se l’organizzazione debba essere dotata di maggiori poteri e responsabilità nelle attuali condizioni quadro. Ne presento alcuni punti salienti.

Il dossier sulla storia dell’OMS in un formato cronologico chiaro, con link alle fonti pertinenti, fa parte di una gamma più completa di informazioni sul previsto trattato dell’OMS sulle pandemie e sul previsto inasprimento del Regolamento sanitario internazionale (RSI).

Ecco una selezione soggettiva di alcuni punti salienti, concentrandosi sugli insuccessi. Fino a quando, a metà degli anni Novanta, non è stata resa dipendente dalle donazioni a destinazione vincolata, l’OMS ha svolto un ottimo lavoro:

  • 1959: l’OMS firma un trattato con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) per promuovere l’uso dell’energia nucleare. Secondo questo accordo, l’OMS deve consultare l’AIEA prima di avviare programmi di ricerca o misure individuali contro le radiazioni radioattive. Nei successivi disastri dei reattori, l’OMS è rimasta in silenzio o ha banalizzato i danni alla salute.

  • 1969: il Regolamento Sanitario Internazionale (ISR 1951) viene rinominato Regolamento Sanitario Internazionale (IHR). Si tratta solo di precauzioni contro la diffusione di alcune malattie infettive.

  • 1993: contrariamente a quanto previsto dalla costituzione dell’OMS, i contributi obbligatori regolari degli Stati membri vengono congelati: ciò avviene ancora oggi. Di conseguenza, l’80% delle entrate dell’OMS è ora destinato ai donator 

  • 2000: Viene istituita la Bill & Melinda Gates Foundation, che sostiene immediatamente l’OMS dal punto di vista finanziario e sostituisce rapidamente il Wellcome Trust come principale donatore. Contemporaneamente vengono fondate le organizzazioni finanziate da Gates per la promozione delle vaccinazioni, GAVI e CEPI, che finanziano anche i programmi dell’OMS; nel 2018 la fondazione (insieme a GAVI) è addirittura il maggior donatore dell’OMS, davanti agli Stati Uniti.

  • 2002: Scoppia la SARS CoV 1. L’OMS riesce a controllare l’epidemia con l’aiuto di misure che interrompono con successo le catene di trasmissione. La cooperazione scientifica e il flusso di informazioni attraverso i confini nazionali hanno funzionato. Non c’è stato bisogno di allarmismi globali, di misure di vasta portata o di vaccinazioni di massa.

  • 2007: Entra in vigore la revisione completa del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) con un massiccio ampliamento delle competenze dell’OMS. Invece di poche malattie infettive, l’attenzione si concentra ora sulla protezione della salute pubblica globale da tutti i rischi di malattia. L’OMS è autorizzata a dichiarare un'”emergenza sanitaria di portata internazionale” e a formulare raccomandazioni ai governi. 

  • 2009: Dato che l’influenza suina è stata la prima grande caduta di stile nella direzione dell’allarmismo a vantaggio dell’industria farmaceutica, il dossier rimanda a un sotto-dossier separato su questo argomento.

  • 2020: Il tasso di mortalità a corona del 3,4% annunciato dall’OMS diventa la base dell’allarme globale lanciato dall’OMS, ma si basa su dati scarni, non è sostenibile e viene successivamente rivisto al ribasso a una frazione di questo valore.

  • – Il 20 aprile, l’OMS raccomanda di preferire la dichiarazione“morte per COVID-19” come causa primaria di morte, anche se la codifica è il codice U072 (virus non rilevato). Solo nel contesto degli incidenti, degli omicidi e dei suicidi i codici U071 o U072 non dovrebbero essere sufficienti per indicare la causa primaria, o addirittura unica, di morte da COVID-19. L’OMS raccomanda espressamente di non considerare nessun’altra malattia come causa di morte nel caso di decesso definito in questo modo “dovuto” al COVID-19, anche se il decesso è molto probabilmente dovuto, ad esempio, a un cancro progressivo (anche esplicitamente menzionato).

  • Il 13 novembre, l’OMS riscrive la definizione di immunità di gregge eliminando la possibilità di immunizzazione naturale attraverso un’infezione pregressa.

  • – A dicembre, l’OMS diffonde l’obbligo generale di indossare le mascherine negli spazi pubblici, ribaltando le proprie dichiarazioni contenute nelle linee guida del 6 aprile 202

  • 2021: l’OMS svolge un ruolo decisivo nell’insabbiare l’ipotesi della fuga di notizie dai laboratori e promuove a lungo l’affermazione che il virus è quasi certamente di origine zoonotica (naturale). Incarica il responsabile di un’azienda che aveva ricevuto una sovvenzione per svolgere ricerche rischiose sul coronavirus nel laboratorio di Wuhan di una missione di accertamento per indagare sull’origine del virus.

  • 2022: per la prima volta, contrariamente al voto del Comitato di Emergenza dell’OMS, il Direttore Generale Tedros dichiara un’emergenza sanitaria di rilevanza internazionale (PHEIC), il livello di allerta più alto, a causa del vaiolo delle scimmie. Finora, solo poche persone in pochi Paesi sono morte di vaiolo delle scimmie a livello globale.

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