venerdì 29 marzo 2024

Usa homini lupus

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E’ un mondo soffocante, una camera a gas di menzogne nel quale avviene lo sterminio di massa delle coscienze, l’olocausto dell’intelligenza e anche della decenza. Ma come si fa a sopportare che  gli Usa – già impegnati nel tentativo di attribuire all’Isis l’attentato di Mosca che hanno invece organizzato insieme agli ucraini – di prendere in giro il mondo intero sostenendo che la risoluzione Onu sul cessate il fuoco a Gaza non sia vincolante? Dopo che la realtà dell’orrendo massacro ha diviso praticamente il mondo tra chi cerca atti di giustizia e il putrescente “ordine basato sulle regole” sostenuto dagli Usa, Washington messa alle corde con la sua ipocrita astensione, manda all’aria il diritto internazionale dicendo che le risoluzioni delle Nazioni Unite non sono cogenti e obbliganti, mentre le risoluzioni del Consiglio sono diritto internazionale: l’articolo 25 della Carta delle Nazioni Unite afferma chiaramente: “I membri delle Nazioni Unite si impegnano ad accettare e ad eseguire le decisioni del Consiglio di Sicurezza in conformità con la presente Carta”.

Eppure gli Stati Uniti ora sostengono che la “regola” è in realtà diversa: “Si tratta di una risoluzione non vincolante, quindi non c’è alcun impatto su Israele”. Dov’è scritta questa regola secondo cui, in qualche modo, quando il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite chiede un cessate il fuoco immediato per il mese di Ramadan rispettato da tutte le parti  questo non costituisce un obbligo? Da nessuna parte, è proprio questo il bello dell’ordine basato sulle regole: che queste vengono inventate al momento per soddisfare gli interessi degli Stati Uniti e dei suoi scagnozzi, a seconda delle circostanze.

Il grosso problema qui è che il mondo intero, letteralmente, non è d’accordo con le affermazioni degli Stati Uniti. Non sono d’accordo non soltanto  la Russia e la Cina, ma nemmeno  l’eterno reggicoda britannico e neanche la Francia. Insomma quattro dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu – tra cui due importanti alleati degli Stati Uniti – tutti i suoi membri non permanenti e il Segretario generale delle Nazioni Unite hanno esplicitamente affermato che la risoluzione 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante. Gli Stati Uniti  sono l’unico stato che lo contesta pubblicamente e ciò avrà enormi conseguenze: se non se ne fosse accorto prima, il mondo ora sa con certezza che gli Stati Uniti (e Israele ovviamente) sono letteralmente uno stato canaglia, che opera al di fuori delle leggi e delle norme internazionali nonché al di fuori i principi morali più fondamentali.

Di fatto ci troviamo ora in un sistema mondiale in cui tutti si rendono conto di trovarsi in un’epoca di corruzione e idiozia globale. Questo cambia tutto, anche perché gli Stati Uniti o meglio la cupola che li domina non possano tornare indietro e nemmeno lo vogliono visto che altrimenti farebbero almeno finta di agire per il bene di tutti. Se non lo fanno dimostra che hanno effettivamente abdicato alle ambizioni di perpetuare la loro pretesa di essere “eccezionali” lasciando che sia la loro declinante forza militare a cercare di mantenere l’egemonia: ora sono lì a per mungere il sistema per se stessi mentre le ambizioni universali sono scomparse. La maggior parte dei Paesi, tuttavia, non vuole vivere in un mondo del tipo “mangia o fatti mangiare”, soprattutto ora che i rapporti di forza non sono più a favore dell’Occidente o meglio della sua delirante versione americana. Rimane la triste realtà: Usa, homini lupus

A questo punto è fin troppo chiaro che dovrà sorgere un nuovo sistema di relazioni internazionali e che chi guiderà questo passaggio del Mar Rosso saranno i Brics che si stanno già organizzando in questo senso e peraltro costituiscono una larga fetta di popolazione e dell’ economia mondiale. Rimanere aggrappati a un mondo che declina è patetico prima ancora che stupido e suicida.

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