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Nel corso di una conferenza stampa a Kiev, Zelensky ha sostenuto, senza che i giornalisti presenti battessero ciglio, che sta stilando una lista di “filo putiniani” che consegnerà alla Commissione Europea e ai giornalisti (compiacenti?). Attenzione perché non stiamo parlando volgarmente di spie: Zelensky sta facendo una lista di persone che sono semplicemente critiche con lui più che con Putin. Ecco cos’ha detto: "In Italia ci sono tanti filo-putiniani e in Europa anche. Stiamo preparando una loro lista, non solo riguardo all’Italia, da presentare alla Commissione europea. Riuscirete a zittirli?"
Questa, né più né meno, può essere definita delazione! Cosa farà la Von Der Leyen? Preparerà treni speciali dove caricare i critici di Zelensky? Passiamo dalle liste di proscrizione dei fact checkers agli elenchi dei deportati? Niente carta di identità digitale né servizi e conti correnti congelati per i soggetti presenti nella “lista di Zelensky“?
È d’accordo il Presidente della Repubblica? Sono d’accordo gli anti-fascisti? Sono d’accordo i giornali che gridano alla censura se in Rai non viene dato un programma a Saviano o a Fedez, mentre non battevano ciglio quando tutte le trasmissioni televisive epuravano i critici della gestione pandemica prima, e i critici sull’opportunità di entrare in un conflitto con la Russia dopo?
Come si integrano le minacce di Zelensky con l’articolo 21 della nostra Costituzione, con l’articolo 18 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e con l’articolo 10 della convenzione europea sulla salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali?
L’Unione Europea farà una dichiarazione congiunta, categorica, per stigmatizzare la “lista di Zelensky” ed affermare che non la riceverà in nessuna sua forma? Faranno lo stesso i giornali, o sono pronti a pubblicare articoli come “La rete di Putin in Italia. Chi sono influencer e opinionisti che fanno propaganda a Mosca?” sul Corriere, a firma di Monica Guerzoni, la quale – invitata da Byoblu – non ha portato argomentazioni sufficienti a dedurre la correttezza di una lista trapelata dal Copasir, che si è rivelata un autentico boomerang? Il rischio altrimenti è che stia prendendo forma sotto ai nostri occhi proprio uno di quei totalitarismi per non dimenticare i quali, a parole, si organizzano ogni anno giorni della memoria su giorni della memoria, ai quali tutti piangono. Ma se poi non prendono le distanze dalla “lista di Zelensky“, sono solo lacrime di coccodrillo.
È contro questa grave minaccia alla sovranità e contro i diritti dei cittadini italiani, tedeschi, francesi… che tutti dovrebbero immediatamente manifestare. Chi ha commissionato questa lista a Zelensky? Chi la riceverà? A che titolo? E cosa sarà autorizzato a farne?
Domande che giornalisti onesti dovrebbero farsi, fare e alle quali dovrebbero pretendere una risposta.
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