lunedì 7 ottobre 2013

Giachetti (Partito Democratico), nuovo digiuno anti-Porcellum: "Il Pd dica qual è la sua posizione".

Nuovo sciopero della fame del deputato renziano per sollecitare la riforma della legge elettorale. Con una manifestazione nazionale il 31 ottobre, da Eataly, a Roma. "Lo faccio perché altri rispettino i loro impegni. Sono passati più di 4 mesi dalla bocciatura della mia mozione, ma non ho visto passi in avanti. La legge è bloccata al Senato, nonostante la procedura d'urgenza sia scaduta il 4 ottobre".

repubblica.it di PASQUALE NOTARGIACOMO

Giachetti, nuovo digiuno anti-Porcellum: "Il Pd dica qual è la sua posizione"
Roberto Giachetti

Giachetti, un nuovo digiuno. Lei insiste...
La non violenza è sempre l'extrema ratio. Prima la mozione, poi l'urgenza, a questo punto siccome non ho nessuna intenzione di creare problemi al governo mi tiro fuori.

In che senso?
Mi hanno accusato di voler piantare bandierine. A questo punto lascio fare a loro. Siccome ho sentito un coro di voci trasversali su questa vicenda, io non mi pronuncio più sul merito. Digiuno per garantire che altri rispettino i loro impegni.

Il 3 dicembre dovrebbe pronunciarsi anche la Corte Costituzionale
Ecco spero non si aspetti l'intervento della Corte per fare qualcosa. Anche perché se dovesse intervenire la Consulta potrebbe pronunciarsi soltanto sul premio di maggioranza. E non mi sembra l'unico punto critico dell'attuale legge.

Come giudica l'atteggiamento della maggioranza su questa riforma?
Il Pdl l'ha costruita questa legge e l'ha sempre difesa. Almeno fino a qualche giorno fa. L'unico intervento su cui potrebbe acconsentire è quello sul premio di maggioranza. Ma una soglia del 40% non mi sembra la soluzione migliore.

E il Partito democratico?
Vorrei capire anche io qual è la posizione del mio partito. Prima si parlava di ritorno al Mattarellum, adesso anche nel Pd se ne parla in termini vaghi.

Legge elettorale vittima delle larghe intese?
Mi pare evidente. Ma il punto di mediazione non può essere la richiesta del Pdl. Il Pd non può accettarla.

E il presidente del Consiglio? Sul punto lei è stato protagonista di un botta e risposta a distanza con Enrico Letta

A distanza? Mica tanto (sorride). Mi ha dedicato una replica di un quarto d'ora alla Camera. La mia critica non è nei suoi confronti. Letta ha sempre detto che per lui la soluzione ideale sarebbe il ritorno al Mattarellum. Ma è evidente che nella sua maggioranza ci sono pareri diversi. Anche autorevoli esponenti del governo come Franceschini e Quagliariello hanno professato il loro impegno. Ma, oltre alle buone intenzioni, al momento non si registra altro.
Ha informato Gugliemo Epifani della sua iniziativa?
Certo che no, quando si fa un atto di disobbedienza civile non si concorda con il partito.

E Matteo Renzi l'ha sentito?

Gli ho mandato un sms.

Che le ha detto?

Più che altro si è detto preoccupato per la mia salute. Ma non ho dubbi che per lui il tema sia essenziale.

Ci sarà anche lui il 31 da Eataly?

Non posso dirlo, il 27 ha la Leopolda. Non sarebbe corretto annunciare la sua presenza adesso.

E' comunque un tema congressuale?

Vorrei che entrasse nel dibattito. Anche Cuperlo e Pittella nelle scorse settimane hanno sottolineato la necessità di riformare il sistema di voto.

Ma il cammino parlamentare è davvero senza speranze?

L'urgenza al Senato, che tra l'altro ha scippato il testo alla Camera, scadeva il 4 ottobre. Ma al momento sono ancora in corso le audizioni in Commissione. Pensare che venga approvata tra Senato e Camera prima del 3 dicembre, nello stesso periodo in cui arriva la legge di Stabilità mi sembra difficile.

La sua mozione era davvero così sballata?

Direi di no. Sono passati 130 giorni e 21 ore da quando è stata bocciata.Non è stato ancora fatto un passo. Eppure fu un'iniziativa condivisa da tanti parlamentari.

Anche il M5S
...
Non so se il loro è stato opportunismo politico. Ma restando ai fatti, loro quella mozione l'hanno approvata. E quella maggioranza l'approvazione l'avrebbe garantita, anche se non era quella di governo.

Ma a lei chi glielo fa fare?

Sono stato sollecitato da tantissima gente. Anche durante incontri pubblici e manifestazioni. A questo punto ho pensato che fosse giusto lanciare un appello per una mobilitazione generale che coinvolgesse anche persone al di fuori della politica. Come Oscar Farinetti che si è sembre battuto per l'abrogazione del Porcellum.

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