sabato 19 ottobre 2013

Fisco, nel 2014 per i pensionati un aggravio fino a 144 euro.

I calcoli della Cgia di Mestre tengono conto dell'introduzione della Tasi. I conti hanno analizzato gli effetti economici delle principali misure fiscali che graveranno nel 2014 sulle famiglie italiane. In considerazione anche l'aumento delle detrazioni irpef che interesseranno solo i lavoratori dipendenti.

rainews24.itLa Cgia di Mestre fa i conti e calcola che a seguito dell'aumento dell'iva e degli effetti riconducibili alle principali misure fiscali introdotte dalla manovra, nel 2014 i pensionati subiranno un aggravio fiscale che andrà dai 74 ai 144 euro. Le famiglie con redditi medio alti subiranno un maggior prelievo tra i 70 e i 357 euro. Per le famiglie con redditi bassi, invece, i vantaggi arriveranno a toccare i 141 euro. Le tipologie familiari prese in esame sono cinque: un pensionato single; un giovane lavoratore dipendente single; una coppia bireddito con un figlio; una famiglia monoreddito composta da tre persone e una famiglia monoreddito composta da quattro persone.

In queste simulazioni la Cgia ha tenuto conto dell'introduzione della Tasi (la nuova tassa sugli immobili) e dell'aumento delle detrazioni irpef che interesseranno solo i lavoratori dipendenti. Entrambe le misure scatteranno a partire dal 2014. Inoltre, è stato stimato anche l'effetto economico che l'aumento dell'iva produrrà l'anno prossimo sui bilanci delle famiglie italiane. "In attesa di poter analizzare il testo ufficiale della legge di stabilità - esordisce il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - ci siamo avvalsi delle indiscrezioni apparse in questi giorni sulla stampa specializzata. se le note in circolazione saranno confermate, coloro che non possono godere delle detrazioni irpef da lavoro dipendente, come i pensionati o i lavoratori dipendenti con un reddito superiore ai 55.000 euro, subiranno, rispetto al 2013, un aumento del prelievo fiscale. Infatti, dovranno farsi carico sia dell'aggravio iva sia della reintroduzione della nuova tassa sulle abitazioni principali che quest'anno non hanno pagato. Le famiglie con redditi attorno ai 20-22.000 euro circa, invece, godranno di un saldo positivo: la dimensione del taglio dell'irpef, infatti, sarà maggiore dell'aumento dell'iva e dell'importo da versare con la tasi".

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