martedì 26 marzo 2024

Strage Mosca, Putin: “Isis esecutore materiale ma dietro c’è Kiev”. Accusati hanno confessato

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Vladimir Putin non cambia la sua idee che dietro la strage del centro musicale di Mosca ci sia l’Ucraina e che gli uomini dell’Isis siano solo gli esecutori materiali

Lo scrive Reuters, secondo cui il Presidente russo, nel corso di una riunione convocata per discutere delle misure da prendere dopo l’attacco al Crocus City Hall, ha sottolineato che gli autori dell’attacco nella sala da concerto fuori Mosca volevano fuggire in Ucraina, e ha chiesto “perché?”. Putin ha detto: “E’ necessario rispondere alla domanda: perché dopo aver commesso il crimine i terroristi hanno cercato di andare in Ucraina? Chi li aspettava li’?”.

Partendo da questo punto, per il leader russo  l’ attacco alla sala da concerto di Mosca è “parte degli attacchi del regime di Kiev alla Russia”. Putin ha ammesso che gli attacchi sono stati commessi dallo Stato Islamico, ma ha aggiunto che gli inquirenti non sanno “chi li ha ordinati”. “Ci interessa sapere chi ne trarrà vantaggio”, aggiungendo che l’attacco è un “atto di intimidazione”.

Inoltre il capo della commissione investigativa russa, Alexander Bastrykin ha detto, avvalorando le tesi di Putin, che  le persone accusate dell’attentato al Crocus City Hall di Mosca “durante l’interrogatorio e in tribunale hanno ammesso la loro colpevolezza e hanno fornito testimonianze dettagliate sulle circostanze del crimine, sui mandanti e sulle persone che hanno collaborato alla preparazione dell’attacco terroristico”. 

 Vladimir Putin, citato da Ria Novosti, ha criticato gli Stati Uniti, che “attraverso diversi canali, stanno cercando di convincere tutti che non ci sarebbe traccia di Kiev” dietro l’attentato di venerdì a Mosca. 

Intanto le indagati sull’attentato proseguono spedite e ieri ci sono stati gli altre 3 persone fermate, che non sono accusati di aver preso parte direttamente all’azione. Si tratta di Isroil Islomov e i suoi due figli: Aminchon e Dilovar. Quest’ultimo è accusato di avere venduto agli attentatori l’auto con la quale sono arrivati alla sala concerti e con la quale sono poi fuggiti.

Secondo il Comitato investigativo, Dilovar e il fratello Aminchon sarebbero stati coinvolti nelle attività del gruppo da uno degli accusati di essere gli autori materiali dell’attacco, Shamsidin Fariduni. In precedenza Fariduni era già comparso in aula insieme agli altri tre accusati di avere partecipato all’azione: Muhammadsoobir Faizov, Mirzoev Dalerdzhon e Saidakrami Murodali Rachabalizoda. Gli ultimi due si sono dichiarati colpevoli e per tutti e quattro è stato confermato l’arresto.

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