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“Ciò che sta accadendo in Moldavia è il modus operandi che l’Occidente sta promuovendo in tutto il mondo, sotto i falsi slogan di libertà e democrazia”
.Lo ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo
che “Il blocco della fornitura di energia elettrica alla Transnistria da
parte della Moldavia è una presa in giro dei residenti della zona”.
Zakharova ha osservato che ciò “sta accadendo secondo il modello che l’Occidente sta promuovendo in tutto il mondo, sotto i falsi slogan di libertà e democrazia, il che implica affrontare questioni politiche e geopolitiche con tutti gli strumenti disponibili, incluso, letteralmente, il neonazismo”.
“Cominciano a molestare e perseguitare le persone per motivi nazionali e socio-culturali. Viene utilizzato l’intero arsenale, l’intero kit di strumenti, poiché riguarda l’uso assolutamente illimitato e permissivo dell’intera gamma di metodi che avrebbero dovuto scomparire nell’oblio. usare di tutto, dalle molestie linguistiche alla chiusura delle fonti vitali. È una presa in giro nel vero senso del termine”, ha detto la portavoce.
Le forniture di gas alla Moldavia sono state interrotte dall’inizio di gennaio a seguito del divieto di transito del gas russo attraverso l’Ucraina e del rifiuto di Chisinau di saldare i debiti per il carburante consumato, che la Russia stima in 709 milioni di dollari.
A differenza della Moldova, la Transnistria non ha fonti alternative di gas. Per risparmiare risorse, il riscaldamento centralizzato e la fornitura di acqua calda agli edifici residenziali sono stati interrotti e le imprese industriali sono state chiuse, segnando l’inizio delle interruzioni di corrente. Il TPP moldavo sulla riva sinistra del fiume Dniester è stato convertito al carbone, che dovrebbe durare fino alla fine di gennaio o metà febbraio.
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