sabato 30 dicembre 2023

Gaza, il Sudafrica accusa Israele di genocidio

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Gaza, il Sudafrica accusa Israele di genocidio davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite.

Lo ha reso noto su X la stessa Corte Internazionale di Giustizia tramite un comunicato stampa reperibile integralmente in inglese a questo link.

Ieri – 29 dicembre 2023 – La Repubblica del Sudafrica ha depositato la richiesta di avviare contro Israele un procedimento, riguardante presunte violazioni della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio (qui in inglese e qui in italiano), adottata dalle Nazioni Unite nel 1948.

GAZA, LA DENUNCIA DEL SUDAFRICA

Il procedimento consiste in un documento di 84 pagine supportate da una corposa bibliografia. Parte dal presupposto che nessun attacco terroristico (il Sudafrica condanna senza ambiguità quello del 7 ottobre 2023 contro Israele) può giustificare, come risposta da parte di chi lo ha subito, il delitto di genocidio.

Secondo l’accusa infatti “gli atti e le omissioni di Israele (…) hanno carattere di genocidio, poiché sono commessi con il requisito intento specifico (…) di distruggere i Palestinesi a Gaza in quanto parte del più ampio gruppo nazionale, razziale ed etnico Palestinese”. Sempre secondo l’accusa, “il comportamento di Israele – attraverso i suoi organi statali, i suoi agenti statali nonché altre persone ed entità che agiscono su sua istruzione o sotto i suoi
direzione, controllo o influenza -, nei confronti dei palestinesi di Gaza, è in violazione degli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio”.

“STOP BOMBARDAMENTI A GAZA”

Il documento sottolinea inoltre il “contesto di apartheid, espulsione, pulizia etnica, annessione, occupazione, discriminazione e continua negazione del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione” nonché la morte di quasi 8mila bambini palestinesi a partire dal 7 ottobre 2023.

Su queste basi, il Sudafrica chiede quindi all’Aia di indicare misure provvisorie “che dovrebbero avere la priorità su tutti gli altri casi”.

Tra le misure richieste, la più importante è far sì che Israele cessi immediatamente ogni operazione contro Gaza.

LA REPLICA DI ISRAELE

Il portavoce del Ministero degli Esteri israeliano, Lior Haiat, ha replicato: “L’affermazione del Sudafrica è priva di una base sia fattuale che legale. Costituisce uno spregevole sfruttamento della Corte. Il Sudafrica sta collaborando con un’organizzazione terroristica che chiede la distruzione dello Stato di Israele. L’organizzazione terroristica Hamas – che sta commettendo crimini di guerra, crimini contro l’umanità e ha cercato di commettere un genocidio il 7 ottobre – è responsabile delle sofferenze dei palestinesi nella Striscia di Gaza. Li usa come scudi umani e ruba loro gli aiuti umanitari”.

Conclude Haiat: “Israele si impegna a rispettare il diritto internazionale e agisce in conformità con esso, dirigendo i suoi sforzi militari esclusivamente contro l’organizzazione terroristica di Hamas e le altre organizzazioni terroristiche che con essa collaborano. Israele ha chiarito che i residenti della Striscia di Gaza non sono il nemico, sta facendo ogni sforzo per limitare i danni ai civili e facilitare l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Chiediamo alla Corte e alla comunità internazionale di respingere completamente le affermazioni infondate del Sudafrica”.

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