mercoledì 3 luglio 2024

Ucraina. Nuova strategia: russi bombardano i depositi delle armi Usa consegnati a Kiev

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Stati Uniti ed Europa si stanno “dissanguando” per rifornire l’Ucraina di armi e attrezzature militare per combattere contro i russi e Mosca da qualche settimana sta sistematicamente colpendo con missili i magazzini dove vengono ammassati

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Nonostante gli ingenti aiuti bellici americani ed europei dell’ultimo periodo, contrariamente a quanto sperato dall’Occidente le sorti della guerra non sono cambiate, l’esercito russo continua ad avanzare lentamente, villaggio dopo villaggio, anche se secondo i dati di Kiev non verificabili, con ingenti perdite umane.

Il ministero della difesa russo sostiene che la rete logistica di Nova Post, colosso dei trasporti ucraini, che si occupa anche di trasferire fino al fronte gli aiuti militari donati dall’Occidente e i ricambi per l’esercito ucraino, è stata bombardata. Sui canali social sono stati diffuse video e foto che mostrano i bombardamenti sui magazzini e i tir dell’azienda carichi di cingolati da combattimento e filmati del rogo di Odessa con suoni di esplosioni, che indicherebbero lo scoppio di munizioni custodite nei magazzini.

L’esercito russo nell’ultima settimana ha aumentato gli attacchi contro le infrastrutture logistiche per distruggere i nuovi aiuti bellici statunitensi prima ancora che possano usarli. Mosca per individuare i poli di smistamento, si avvale di una rete di informatori e spie sul territorio ucraino, ma soprattutto utilizzano le immagini raccolte dai loro satelliti e quelle acquistate da società spaziali occidentali.

Nell’oblast di Zaporizzhzhia, in pochi giorni i russi avrebbero colpito due treni con carri armati e semoventi con missili a medio raggio, che probabilmente sono stati indirizzati sugli obiettivi anche grazie ai droni da ricognizione. Fino alla primavera di quest’anno le linee ferroviarie erano state sostanzialmente risparmiate dai bombardamenti per garantire gli spostamenti e i rifornimenti per la popolazione, ma da quando Kiev li usa per trasportare armi e truppe, sono diventati un bersaglio.

I raid russi sono aumentati dopo che l’opposizione repubblicana al Congresso Usa, ha bloccato 61 miliardi di dollari di aiuti trasdotti in munizioni, cannoni, veicoli blindati e batterie contraeree. Finora però questi aiuti non sono riusciti a fermare la lenta ma sistematica avanzata dei soldati russi che continuano ad attaccare senza curarsi – come afferma Kiev – delle perdite di uomini e mezzi.

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