giovedì 2 maggio 2024

Clara E. Mattei. Le università americane investono nelle società che guadagnano con la guerra


“E’ una lotta politica ed economica. La cosa che sta unendo questi studenti è cercare di essere critici su ciò che non funziona nel sistema capitalistico. In un momento in cui muoiono e soffrono tutte queste persone a Gaza l’economia si sta fortificando grazie ai profitti sulla guerra. La richiesta degli studenti è di disinvestire dalla morte”.  

Clara Mattei, docente di economia all’università New School for Social Research di New York, spiega la protesta degli studenti nelle università americane contro la guerra di Israele a Gaza. “La protesta sta crescendo contro quella che non è una guerra, è un genocidio contro una popolazione inerme. Più di 15mila bambini sono stati uccisi, ci sono più di 20 mila orfani, dieci bambini al giorno perdono le gambe. Un milione di persone che stanno per morire di fame”. “Ci sono accampamenti in più di 80 università in tutti gli Stati Uniti. Sono accampamenti coraggiosissimi, perché in centinaia sono stati arrestati, non soltanto studenti ma anche professori che difendono il diritto alla libertà di parola, che è formalmente così fondamentale nella Costituzione americana ma che in pratica è veramente bandito. Moltissimi gruppi di ebrei si stanno mobilitando per la pace, per dire no al genocidio”, dice Mattei. Il 18 aprile la presidente della Columbia University ha chiesto l’intervento della polizia. “Lo sanno anche i cani che l’antisemitismo viene strumentalizzato in maniera oscena per impedire le proteste contro il disastro”, dice Mattei.

“Un chart book di Adam Tooze, professore della Columbia, spiega che le università fanno moltissimi profitti attraverso gli investimenti in queste terribili corporation”, spiega Mattei. “E’ venuta fuori la lista di quelli che sospettavano essere gli investimenti dell’università, fatti con i soldi versati dagli studenti con le tasse”. “Sono 13 le compagnie che sono state scoperte essere implicate nel business della guerra tra cui Google, Lockheed Martin. Stanno chiedendo alle loro università di smettere di finanziarle. Gaza rappresenta la spia di problemi molto più complessi”. Pubblichiamo la lista, ottenuta dalla New School faculty for Palestine, di 13 società che beneficiano della guerra a Gaza, nelle quali la New School ha investito il patrimonio: tra queste Google, Lockheed, Boeing, General Electric, Axa.

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