martedì 7 maggio 2024

Israele attacca Rafah dopo che Hamas ha accettato la proposta di cessate il fuoco a Gaza

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Intensi attacchi aerei si sono registrati nella città palestinese di Rafah, situata nel sud della Striscia di Gaza, ha riferito questa sera l'agenzia AFP, dopo che il Gabinetto di Guerra del Paese ebraico ha deciso "all'unanimità" di procedere con l'operazione nella zona città palestinese, pur continuando i negoziati, secondo l'ufficio del primo ministro israeliano.

Ore prima, il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, aveva informato i mediatori in Qatar ed Egitto che avrebbe accettato la loro proposta di cessate il fuoco a Gaza. Tuttavia, un alto funzionario israeliano ha affermato che questa proposta "non rientrava nel quadro" di ciò su cui il paese ebraico aveva precedentemente concordato.

"La proposta di Hamas è lontana dalle nostre richieste", ha dichiarato l'ufficio del primo ministro, annunciando anche che una delegazione di rappresentanti dei negoziati israeliani si incontrerà con i mediatori del Qatar per discutere un accordo per la liberazione degli ostaggi.

Da parte sua, un portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF) ha annunciato che l'esercito israeliano sta attualmente agendo "selettivamente" contro gli obiettivi di Hamas a Rafah per "esercitare pressioni militari" sul gruppo palestinese e "promuovere la liberazione di ostaggi e altre azioni di guerra.”

Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha espresso la sua "profonda preoccupazione" e ha ribadito il suo appello "urgente" al governo israeliano e ai leader di Hamas affinché "raggiungono un accordo e pongano fine alle sofferenze".

Il professore di filosofia e accademico presso il Centro di Studi Arabi dell'Università del Cile, Mauricio Amar, ritiene che la proposta di cessate il fuoco "complica" le intenzioni di Netanyahu di controllare il territorio palestinese per impadronirsi delle risorse della Striscia di Gaza. Amar ritiene inoltre che la pressione sociale delle manifestazioni di massa contro Tel Aviv, sia in Israele che in altri paesi, difficilmente avrà alcun effetto, mentre l'operazione a Rafa si concluderà probabilmente con "l'espulsione o il genocidio dei palestinesi".

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