lunedì 6 maggio 2024

Cinque operai uccisi sul lavoro a Casteldaccia

Un’altra strage di operai. E’ la terza in quattro mesi. Cinque operai sono rimasti uccisi per intossicazione nel palermitano durante alcune manutenzioni fognarie a Casteldaccia, vicino Palermo.

 

Un altro operaio è stato soccorso dai vigili del fuoco, tirato fuori dalla cisterna intubato e trasportato nel reparto di Rianimazione all’ospedale Policlinico di Palermo con l’elisoccorso. Altre ambulanze si sono recate sul posto.

I sei sono operai di una ditta privata che stavano effettuando alcuni lavori fognari, per conto dell’Amap, la società che gestisce le condotte idriche e fognarie a Palermo.

L’incidente è avvenuto nell’impianto Amap di sollevamento delle acque reflue sul lungomare di Casteldaccia,

Alcuni di loro hanno cominciato ad accusare malori, verosimilmente a causa di una intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento. Uno di loro è riuscito a uscire dai cunicoli e a dare l’allarme; gli altri sei sono rimasti intrappolati e sono svenuti a causa delle esalazioni.

A febbraio altri cinque operai erano morti nel cantiere della Esselunga a Firenze (dove il 1 Maggio si è svolta la manifestazione dei sindacati di base proprio contro gli omicidi sul lavoro). Ad aprile sette tra tecnici e operai sono morti nella centrale idroelettrica di Suviana vicino Bologna.

La legge sull’omicidio sul lavoro va approvata al più presto.

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Il commento di Giorgio Cremaschi

Dopo meno di un mese da quella di Bologna e dopo quella di Firenze, ecco un nuova STRAGE DI OPERAI, stavolta a Palermo.

Maledetti siano gli imprenditori assassini e maledetti anche tutti i loro complici nello Stato e nella politica.

Dobbiamo considerare e trattare come criminale chi si oppone alla legge sugli OMICIDI SUL LAVORO. Dobbiamo combattere la criminalità imprenditoriale sempre più diffusa come una piaga mafiosa che distrugge civiltà e vita.

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A Palermo è di nuovo strage di lavoratori: basta con i giochetti. Subito in discussione la petizione a firma Emma Marrazzo per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro

Sono almeno cinque i lavoratori uccisi per intossicazione dopo essere rimasti intrappolati nelle fognature di un’azienda vinicola, un sesto si trova in gravi condizioni. Erano dipendenti di una ditta esterna ad Amap.

L’ennesima strage, dopo quella di Brandizzo, dell’Esselunga e del lago di Suviana ed ancora una volta a rimanere vittime lavoratori in appalto. USB e Rete Iside, lo scorso 30 aprile, hanno consegnato al Presidente del Senato della Repubblica una petizione con la proposta di introdurre il reato di omicidio sul lavoro nel codice penale, la prima firmataria è Emma Marrazzo (mamma di Luana D’Orazio). Non possiamo più aspettare, chiediamo che la proposta venga immediatamente discussa e approvata dal parlamento.

Basta appalti, basta omicidi sul lavoro.

Unione Sindacale di Base

Rete Iside

* in aggiornamento

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