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E’
l’uomo, non la natura, a dare inizio ai processi storici, ma è la
natura, in larga misura, a controllarli”. Questo scriveva sir Halford J.
Mackinder nel 1904, ad una conferenza organizzata dalla Royal
Geographical Society di Londra. Il suo intervento diede origine
all’articolo “Il perno geografico della storia”, con il quale Mackinder
fondava di fatto la geopolitica. La tesi di Mackinder è che la Russia,
l’Europa orientale e l’Asia centrale formino una unica “heartland”
siano, cioè, il perno attorno a cui ruota il destino del predominio
mondiale. Attorno alla heartland ci sono quattro regioni marginali del
continente eurasiatico che corrispondono alle quattro grandi religioni:
1) l’area marginale a est, una terra monsonica lungo le coste
dell’Oceano Pacifico, patria del buddismo (Cina, Giappone, Corea….); 2)
l’area marginale a sud, una terra monsonica lungo le coste dell’Oceano
Indiano, patria dell’induismo (l’India); 3) Il Medio Oriente, la più
fragile delle quattro aree, povera d’acqua e patria dell’islam; 4)
l’Europa, lungo le coste dell’Oceano Atlantico, patria del
cristianesimo. Secondo Mackinder, la storia dell’Europa è subordinata a
quella dell’Asia, il risultato della lotta conto l’invasione asiatica.