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Il governo austriaco avrebbe dovuto introdurre l’obbligo di vaccinazione anticovid a febbraio 2022, ma la situazione politica nel
paese
risulta decisamente instabile. Si sono susseguiti 3 cancellieri negli
ultimi 5 mesi e il partito Fpo si sta battendo dall’inizio contro
l’obbligo di vaccinazione. Proprio ieri si è tenuta una imponente
manifestazione a Vienna alla quale hanno partecipato più di 100 mila
persone.
Il governo israeliano è stato uno dei
primi ad introdurre il pass Covid, strumento privo di alcuno scopo
sanitario, come i dati hanno ampiamente dimostrato.
Austria e
Israele, insieme all’Italia e all’Australia, sono tra i Paesi del
cosiddetto mondo occidentale che più stanno comprimendo le libertà e i
diritti dei loro cittadini. E non è l’unico primato che si contendono.
C’è infatti anche quello che le vede tra le nazioni al mondo dove i casi
Covid sono in maggiore aumento.
In Israele lo scenario è identico. Da 1351 casi Covid del 24 dicembre si è passati ad oltre 54mila del 15 gennaio.
Si tratta in entrambi i Paesi di numeri che non si erano registrati nemmeno durante nella prima ondata.
Secondo
i dati ufficiali in Israele risulta vaccinato con doppia dose circa il
65% della popolazione, oltre il 53% ha ricevuto anche la terza e sono in
corso anche le quarte somministrazioni. In Austria i vaccinati con
doppia dose rappresentano il 74,6% della popolazione totale, mentre
hanno ricevuto la terza iniezione il 45,9%.
Come abbiamo più volte detto su Byoblu,
rimane un mistero l’Africa. In tantissimi Stati, in particolar modo
dell’area sub-sahariana, la percentuale di popolazione vaccinata è
bassissima e il Covid non esiste e non rappresenta un problema.
L’Austria
e Israele, ma anche l’Italia, dimostrano che le limitazione di libertà e
diritti fondamentali sono scelte politiche che non hanno portato ad
alcun beneficio dal punto di vista sanitario.
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