giovedì 10 giugno 2021

TORNA IL LOCKDOWN IN CINA. PREVISTA LA DETENZIONE PER CHI NON RISPETTA LE REGOLE

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TORNA IL LOCKDOWN IN CINA. PREVISTA LA DETENZIONE PER CHI NON RISPETTA LE REGOLE

Schiavi dei lockdown. Sembra essere questa la prospettiva che attende l’umanità.

La prova arriva dalla Cina, dove le autorità hanno imposto il lockdown nella provincia del Guangdong, ufficialmente a causa della diffusione della variante “Delta”, altrimenti conosciuta come variante indiana del Sars-Cov2. L’Organizzazione mondiale della sanità ha espressamente riclassificato il virus con il nome di “Delta”, perché l’aggettivo “indiana” sarebbe offensivo.

Nella zona del Guangdong sono stati registrati casi anche asintomatici per oltre una settimana. La maggior parte dei contagi si trovano nella città di Guangzhou che ha 7,2 milioni di abitanti. Secondo le autorità la gran parte delle infezioni è appunto legata alla variante Delta.

Le persone che lasciano la città in aereo, treno o autobus devono esibire un test negativo al coronavirus – eseguito entro tre giorni dalla partenza. A tale obbligo non sono tenuti i passeggeri dei voli in transito all’aeroporto cittadino.

Ricordiamo che la Cina già nell’estate 2020 aveva annunciato trionfalmente di aver contenuto con successo la diffusione del Covid-19, tanto che facevano scalpore le immagini delle riaperture, mentre in Europa si mantenevano controlli e ferrei lockdown.

Chen Bin, il direttore della Commissione medica del Guangzhou, ha dichiarato che chi non si atterrà alle regole imposte dal lockdown potrà rischiare pene molto severe, tra le quali multe e perfino la detenzione.

Le violazioni delle leggi includono il non indossare mascherine in luoghi pubblici, non collaborare quando viene richiesto di fare il test per il coronavirus, non rispettare la quarantena e diffondere informazioni false.

Una situazione paradossale quella cinese, da un lato si accelera sulle vaccinazioni, il numero totale dei vaccinati sarebbe di 600 milioni, su 1 miliardo e 400 milioni di abitanti, dall’altro spuntano le varianti che rischiano di rendere inutili i vaccini già somministrati. Le autorità della provincia di Guangdong hanno comunicato di aver condotto una campagna di controllo capillare, arrivando a testare oltre 27 milioni di persone.

Se la Cina, che pure diceva di aver sconfitto il virus, è tornata ai lockdown, non possiamo non pensare a come si muoveranno i governi europei se la cosiddetta variante “Delta” dovesse estendersi anche nel Vecchio continente.

Va ricordato anche come illustri scienziati e medici sostengano che questi vaccini possano fungere da catalizzatori di varianti.

E sarebbe davvero una tragedia politica, economica e sociale.

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