giovedì 10 giugno 2021

“SARS-2 COSTRUITO IN LABORATORIO”. Nuovi Studi di 3 scienziati accusano Cina e Fauci. Ma ignorano Intrighi Gates-Biden

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In copertina la ricerca dello scienziato argentino Ariel Fernandez (nella foto a sinistra) e Anthony Fauci

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Fonte originale: inchiesta Wuhan-Gates 39 di Gospa News

Covid-19 non è solo il più grande crimine di massa della storia dell’umanità, ma anche il più subdolo, perché perpetrato con l’inganno, e il più redditizio per il losco business creato dalle Big Pharma controllate da Bill Gates come la Pfizer (tramite GSK), tra i principali sponsor del presidente americano Joseph Biden.

«Finalmente, una lettera formale sulla rivista scientifica mostra come SARS-CoV-2 sia una chimera (virus manipolato). Il nostro secondo manoscritto che evidenziava lo stesso è stato rifiutato da molti editori. Alla fine, qualcuno con un grande nome è riuscito a pubblicarlo».

Questo è lo sfogo su Twitter di Ashutosh Kumar Pandey, uno dei 9 ricercatori del Kusuma School of Biological Sciences dell’Indian Institute of Technology Delhi (IIT Delhi), che per primi svelarono al mondo l’origine artificiale del virus responsabile della pandemia da Covid-19 in uno studio pubblicato il 30 gennaio 2020 e ritirato dopo sole 24 ore (ma ripubblicato in esclusiva in occidente da Gospa News il 14 aprile 2020 nel reportage WuhanGates – 2).

 Il Tweet del ricercatore indiano Ashutosh Kumar Pandey

«In 3 settimane sono state pubblicate 7 pubblicazioni, 3 lettere e dozzine di articoli sui media, tutti a sostegno dell’origine naturale, mentre ci sono voluti 7 mesi per pubblicare SOLO un articolo per supportare la teoria della perdita di laboratorio. È così che funziona la censura nella scienza» aggiunge in un tweet del 6 giugno Pandey che insieme ai colleghi segnalò pure le tracce di sequenze del virus HIV-AIDS nel SARS-Cov-2, confermate anche da altre due ricerche, condotte dal virologo francese Luc Montagnier, vincitore del premio Nobel per la Medicina proprio per la scoperta del virus dell’immunodeficienza umana (HIV), e dal suo connazionale bio-ingegnere Pierre Bricage, esperto di genetica molecolare e di armi batteriologiche in qualità di ex consulente NATO.

Oggi lo scienziato indiano della Kusuma School of Biological Sciences può finalmente esultare perché un suo collega argentino Ariel Fernandez che lavora anche negli USA ha appena pubblicato il suo studio sulla rivista specialistica ACS Medicinal Chemistry Letters in cui conferma l’origine artificiale del virus proprio come la ricerca condotta dall’inglese Angus Dalgleish e dal norvegese Birger Sørensen. L’arcano sul SARS-Cov-2 può quindi ritenersi risolto?

Purtroppo no. Perché entrambe le pubblicazioni puntano il dito contro la Cina e il laboratorio del Wuhan Institute of Virology facendo un riferimento assai marginale ad Anthony Fauci (direttore NIAID, l’Istituto Nazionale delle Malattie Infettive negli USA) che, secondo l’avvocato Robert F. Kennedy jr (attivista nella battaglia per farmaci e vaccini sicuri), avrebbe pianificato per decenni la pandemia da Covid-19 insieme a Gates.

Chi ha letto le 38 precedenti inchieste WuhanGates o il libro omonimo (per ora pubblicato solo in Italiano) sa benissimo che gli esperimenti sui supervirus chimerici “dual-use”, bio-arma e vaccino, con il Guadagno di Funzione, ovvero il potenziamento della carica virale con un concetto simile a quello dell’arricchimento dell’uranio nelle testate nucleari, sono stati condotti non solo a Wuhan ma anche nei laboratori di Biosicurezza 3 e 4 di Chapel Hill, nell’University of North Carolina (Usa), nel Canadian Science Centre for Human and Animal Health (CSCHAH) in Winnipeg, Manitoba, dove il principale scienziato esperto di SARS e HIV è morto prematuramente, e, con ogni probabilità, anche nel Lugar Center di Tbilisi, in Georgia (uno dei 25 laboratori biologici gestiti dal Pentagono, tramite l’agenzia DTRA sotto la copertura diplomatica del controspionaggio americano CIA – Central Intelligence Agency), sospettato di aver causato una moria di cavie umane durante esperimenti batteriologici.

LO SCOOP RITARDATO DEL DAILY MAIL

«I leader del G7, che si riuniscono domani (venerdì 11 giugno 2021) in Cornovaglia, chiederanno una nuova e trasparente indagine da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità sulle origini del coronavirus, secondo una bozza di comunicato trapelata prima dell’incontro. Una richiesta avviata dall’amministrazione di Joe Biden e che segue la decisione del presidente degli Stati Uniti di espandere l’indagine americana sulle origini della pandemia, dopo che non sono stati fugati tutti i dubbi sulla possibile fuga del virus da un laboratorio di Wuhan». E’ quanto scrive il website RAI News.

La nuova inchiesta voluta dai paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti) rischia però di essere un altro “depistaggio” dell’intelligence occidentale, ritenuta da un ufficiale dei servizi segreti militari israeliani perfettamente al corrente dell’origine artificiale del virus, in quanto, come svelato da Gospa News, i primi pericolosi esperimenti a Wuhan furono finanziati proprio dalla Commissione Europea nel 2004 (i dettagli nell’ultima parte dell’articolo).

Ciò avviene a pochi giorni di distanza dallo scoop con cui il Daily Mail (lo scorso 28 maggio) ha anticipato l’imminente pubblicazione della ricerca di Dalgleish-Sorensen che giunge esattamente con un anno di ritardo. Gospa News fu infatti tra i pochi media italiani a riportare, il 4 giugno 2020, le dichiarazioni dell’ex direttore del controspionaggio britannico MI6 Richard Dearlove, in riferimento proprio allo studio realizzato dal professor Angus Dalgleish dell’Ospedale di St. George presso l’Università di Londra e dal virologo norvegese Birger Sorensen, ma rimasto fino ad ora nel cassetto.

«DailyMail.com ha ottenuto esclusivamente il documento di 22 pagine. In esso, i ricercatori descrivono la loro “analisi forense” di mesi in esperimenti condotti nel laboratorio di Wuhan tra il 2002 e il 2019 Una tabella “GenBank” inclusa nel documento elenca vari ceppi di coronavirus, con le date in cui sono stati raccolti e poi quando sono stati presentati alla banca genetica, mostrando un ritardo di diversi anni per alcuni. Un secondo diagramma ha mostrato come una fila di quattro amminoacidi trovati sul picco SARS-Cov-2 hanno una carica positiva che si attacca alle cellule umane come un magnete, rendendo il virus estremamente contagioso». (continua a leggere)

L’INCHIESTA INTEGRALE WUHAN-GATES 39 PROSEGUE SU GOSPA NEWS

 

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